I mezzi partiti per l’Ucraina ritornano a Comabbio, con loro sei profughi
Dopo aver consegnato il materiale raccolto dall'associazione Gli amici della Scala Santa, i tre furgoni e il pullmino sono ritornati in Italia sabato 19 marzo

Tre giorni di viaggio, per un totale di quasi 4.000 chilometri, da Comabbio fino alla Romania sul confine con l’Ucraina. Nel pomeriggio di sabato 19 marzo il convoglio composto da tre furgoni carichi di aiuti umanitari partiti da Comabbio, il pulmino della Sos dei Laghi di Travedona Monate e altri due furgoni partiti da Alessandria è finalmente tornato in Italia.

Il gruppo era partito all’alba di giovedì 17 marzo per portare a Serit (dove si trova la dogana tra Romania e Ucraina) il materiale donato nel corso della raccolta organizzata dall’associazione Gli amici della Scala Santa. Una volta giunti a destinazione e scaricato il materiale, sulla carovana hanno trovato posto sei profughi, tra mamme, bambini e ragazzi, che sono stati trasportati nel nostro Paese, al sicuro lontano dai combattimenti.

Per accogliere l’arrivo dei furgoni nella serata di sabato, genitori, parenti e amici hanno organizzato anche una piccola accoglienza. Appena arrivati, i quattro conducenti si sono sottoposti anche a un tampone rapido, così da rientrare a casa con più serenità.
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