Parole di pace e di speranza intorno al Kaki di Casciago
L’appuntamento, organizzato dal “Kaki Tree Project” e che gode del patrocinio del Comune e dell’Istituto Comprensivo Campo dei Fiori di Comerio, è organizzato per le 18 di martedì 5 aprile sul sagrato della chiesa di San Giovanni a Casciago
Un momento per festeggiare il Kaki di Casciago insieme agli alunni delle scuole del paese. Un pomeriggio riempito di parole di pace, di democrazia, di spiritualità, di arte e di speranza.
L’appuntamento, organizzato nel quadro degli eventi del “Kaki Tree Project” e che gode del patrocinio del Comune e dell’Istituto Comprensivo Campo dei Fiori di Comerio, è organizzato per le 18 di martedì 5 aprile sul sagrato della chiesa di San Giovanni a Casciago, dove è piantato l’albero nato da un seme salvato dal bombardamento atomico di Nagasaki 22 anni fa.
Le parole di democrazia e della legge saranno lette dal sindaco di Casciago Mirko Reto, quelle della sacralità dal parroco della Comunità Pastorale Sant’Eusebio don Emilio Rimoldi, quelle dell’arte da Rosa Zanotti, quelle di speranza dai bambini e dai ragazzi delle scuole del paese, le elementari Manzoni di Morosolo e Sant’Agostino di Casciago, che attaccheranno al Kaki i propri messaggi, dopo aver ascoltato l’inno alla gioia suonato dai ragazzi delle medie Villa Valerio.
LA STORIA DEL KAKI DI CASCIAGO – Nel 2000 Anniva Anzi alla Biennale di Venezia ha incontrato il progetto di Tatsuo Miyajima, artista giapponese che ha trasportato in arte il lavoro di Masayuki Ebinuma, il dottore degli alberi che ha salvato e piantato i semi di una pianta sopravvissuta al bombardamento atomico del 1945. Da lì è nata l’idea di portare a Morosolo un pezzetto di quel progetto, sposato dalla scuola primaria e dalle maestre del paese. Negli anni tanti artisti hanno aderito alle diverse iniziative organizzate per celebrare il Kaki di Casciago, donando il loro tempo e le loro opere.