Pioggia di bombe sull’Ucraina ma i civili in strada per fermare i russi. Oggi ripartono le trattative

Continuano i bombardamenti sull'Ucraina mentre si aspetta l'avvio di nuovi negoziati. Mosca ammette 500 morti tra i suoi militari mentre la Corte Penale Internazionale avvia un'indagine

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Continuano i bombardamenti russi sulle città ucraine mentre si aspetta il secondo round di trattative tra i due paesi, il cui inizio è previsto alle 13 italiane.Kharkiv e Kiev continuano ad essere bersagliate dai razzi, ma anche i paesi più piccoli subiscono bombardamenti. Ma sia l’esercito ucraino che la popolazione non intendono arrendersi all’avanzata delle truppe.

Lo dimostra la foto che ha postato sul suo account twitter il Ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, (in apertura di questo articolo) nella quale si vedono migliaia di civili scesi in strada a Energodar per bloccare l’avanzata dell’esercito russo. “Questa è una vera battaglia del popolo per l’Ucraina -ha twittato Kuleba-. Putin non ha nessuna chance di vittoria“.

“Nel corso del giorno passato, dal 2 al 3 marzo il nemico ha continuato a colpire quartieri residenziali e insediamenti con le loro bombe mortali, proiettili e artiglieria a getto, uccidendo cinicamente civili” spiega il Servizio di Emergenza ucraino, pubblicando il report dei suoi interventi nell’area e il bilancio delle vittime che continua a crescere anche “a causa delle munizioni che entrano nelle abitazioni e negli edifici”.

A Chernihiv nella mattinata di oggi è stato colpito un deposito petrolifero scatenando una gigantesca nube nera che si alza sulle città.

deposito petrolifero in fiamme

Nel frattempo le autorità russe hanno ammesso di aver perso 500 uomini, ma le intelligence occidentali stimano che il numero sia molto più alto. L’avanzata delle truppe è infatti più lenta di quanto si immaginasse e anche la colonna di 60 chilometri di truppe che sta avanzando verso Kiev si trova ancora a 30 km dalla capitale a causa di guasti meccanici e della guerriglia, dice il Ministero della difesa britannico. E sulle azioni russe e gli ipotetici crimini di guerra in Ucraina è stata anche aperta un’indagine della Corte Penale Internazionale.

Contemporaneamente si aggrava anche la situazione sociale. «In soli sette giorni, un milione di persone sono fuggite dall’Ucraina, sradicate da questa guerra insensata. Ho lavorato nelle emergenze dei rifugiati per quasi 40 anni, e raramente ho visto un esodo così rapido come questo -ha detto l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi-. Ora dopo ora, minuto dopo minuto, sempre più persone stanno fuggendo dalla terrificante realtà della violenza. Innumerevoli persone sono sfollate all’interno del paese. E a meno che il conflitto non termini istantaneamente, è probabile che altri milioni saranno costretti a fuggire dall’Ucraina».

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Marzo 2022
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