“Noi con voi” da Samarate torna al confine ucraino per recuperare 100 profughi
L'associazione coordina una nuova missione dopo quella del 6 marzo, con campo base nella città polacca di Przemysl. Impegnati due autobus e altri veicoli d'appoggio
“Noi con voi” dalla zona di Malpensa torna al confine polacco-ucraino, per una nuova missione di recupero profughi: la spedizione è partita giovedì 17 marzo e si concluderà lunedì 21.
«Così com’è stato per il primo viaggio, anche questa volta ci si è mossi con rapidità, con organizzazione e logistica» spiega Fabiola Guerra, che già nella prima spedizione in Polonia aveva fatto da coordinatrice della logistica, nel gruppo guidato da Carlo Puricelli, di “Noi con voi”, che è la sigla capofila della spedizione che anche in questo caso coinvolge diverse altre associazioni (nella foto: briefing della mattina di oggi, venerdì 18 marzo 2022).
Un primo gruppo di volontari è partito in aereo, fino a Cracovia. Da lì è stata poi raggiunta la città di Przemysl, già punto di riferimento nella prima missione. Se al 6 marzo la base logistica era stata un semplice parcheggio di supermercato, questa volta si è lavorato per tempo: «Il campo base è una struttura con letti, bagni, cucina e tutto il necessario per l’accoglienza dei profughi ucraini, ai quali verrà prestata tutta l’assistenza necessaria, medica, burocratica e psicologica. Due pullman raggiungeranno il campo base nelle giornate di sabato e lunedì. Sui pullman torneranno anche alcuni volontari che si occuperanno di continuare a prestare cure e assistenza».
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La disponibilità di due pullman dovrebbe consentire il recupero di cento rifugiati complessivamente, mentre il grosso dei volontari rientrerà in Italia in aereo, per non occupare posti sui mezzi stradali. Uno sforzo reso possibile anche dall’attivazione di una rete a Samarate: «Mentre i volontari svolgeranno le attività sul territorio polacco, a Samarate continua l’attività del team di supporto alla missione: compilazione pratiche, collegamento con le famiglie ospitanti, logistica per tamponi e visite mediche all’arrivo».
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«È un vero e proprio lavoro che tutte le persone coinvolte stanno svolgendo praticamente a tempo pieno, mentre comunque gestiscono le loro attività e le loro famiglie.
Nessuno dei volontari si è tirato indietro di fronte all’impegno preso. Tutti uniti, tutti concordi nel pensare che semmai dovesse capitare a loro, vorrebbero un team così dall’altra parte del confine. L’umanità prima di tutto!». I rifugiati, una volta in Italia, vengono ripartiti tra famiglie ospitanti, in un territorio tutto intorno a Malpensa (oltre che a Samarate anche a Busto Arsizio, Castano Primo, Gallarate, Carnago, Sesto Calende e così via).
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Un ruolo particolare poi ha l’associazione Vita a colori di Arsago Seprio: oltre a partecipare a questa missione, l’associazione arsaghese ha curato anche un’altra spedizione nello scorso settimana.
Alle ore 12.15 di oggi, 18 marzo, collegamento in diretta sulle pagine facebook di VareseNews e MalpensaNews
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