Il sindaco di Gallarate in visita alle attività del territorio

Continua il tour del sindaco per incontrare i commercianti (vecchi e nuovi) e le aziende del territorio per ascoltarne le difficolta e le esigenze

sindaco cassani e assessora mazzetti gallarate

Incontrare le aziende e le realtà del territorio, quelle storiche e quelle che hanno sfidato la crisi e la pandemia del Covid-19 aprendo nuove attività a Gallarate: questo l’impegno del sindaco, Andrea Cassani, che negli ultimi tempi sta incontrando commercianti e imprenditori per tastare il polso della situazione e ascoltare le loro richieste.

Oggi, mercoledì 23 marzo, è stata la volta di Re/Max (azienda immobiliare che ha appena aperto una sede in città), che il primo cittadino ha visitato insieme all’assessora alla Cultura, Claudia Mazzetti.

Il commercio gallaratese

É stata l’occasione per parlare del commercio cittadino e del settore immobiliare. Il primo sta vivendo un periodo altalenante e delicato, complice sì la pandemia, ma anche gli aumenti del costo dell’energia e delle bollette, sommate alle preoccupazioni della guerra in Ucraina: «Qualche commerciante lamenta aria di scoramento, tra l’aumento di gas e benzina, oltre alla guerra che disincentivano gli acquisti».

Mazzetti e Cassani hanno ricordato l’iniziativa “alza serrande” dell’amministrazione, attivata già nel 2019, per sostenere il commercio cittadino, ma che non è «determinante ai fini della decisione di aprire un’attività, ma è un segnale da dare ai proprietari dell’immobile per dire loro di affittare. Poi serve sempre prudenza e alcuni proprietari non si fidano». «Il commercio è cambiato e gli affitti costano – ha aggiunto Mazzetti – è diventato un lavoro che è un sacrificio».

Il mercato immobiliare e la sfida del Covid

Anche il settore immobiliare ha avuto i suoi alti e bassi negli ultimi due anni, sono maggiori le richieste residenziali che quelle per il commerciale. Il Covid non si è rivelato un deterrente per l’acquisto di case, sostengono: «Il Covid non è deterrente per il settore perché, soprattutto nel primo lockdown, le persone hanno vissuto di più la casa e hanno capito cosa è più adatto a loro o cosa mancava, dalla casa con il giardino, a un terrazzo o allo studio».

Anche se le incertezze non mancano, visti gli aumenti dell’energia da inizio anno (non a caso molte persone cercano una casa con la classe energetica A, per ridurre i consumi), così come i tempi lunghi della burocrazia: «Bisogna snellire i processi burocratici perché i tempi dilatati possono disincentivare a vendere o ad acquistare», ha sottolineato Cassani.

A Gallarate il mercato immobiliare nel 2021 è cresciuto del 18% rispetto al 2020, dopo una bruca frenata causata dal Covid-19: «L’anno scorso è andato bene, le persone cercavano altre tipologie di case; inoltre gli oneri di urbanizzazione  sono il termometro delle nuove costruzioni e il mercato di Gallarate è ricettivo».

C’è stato poi il fenomeno di spostamento da Milano: qualcuno ha lasciato la metropoli per i prezzi troppo elevati e ha scelto la città dei Due Galli per la vicinanza e per il collegamento con la stazione: «Bisogna accorciare i tempi di collegamento con la metropoli sarà la sfida del futuro».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Marzo 2022
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