Torna a ruggire la Pro Patria: cinque gol alla Giana e vittoria pesantissima
Una partita pazza allo Speroni: tripletta e applausi per Piu, in gol anche Pierozzi e Molinari. I tigrotti salgono a 32 punti per rimanere attacchi al treno salvezza
A distanza di tre mesi la Pro Patria torna a vincere a Busto Arsizio aggiudicandosi uno spareggio salvezza decisivo per il futuro del campionato: nel trentunesimo turno di Serie C i tigrotti si concedono un’inedita goleada contro la Giana Erminio, squadra fanalino di coda che tuttavia poteva, prima della gara di oggi, fregiarsi di una solidissima difesa organizzata dall’allenatore di Gemonio Matteo Contini (a peccare per i ragazzi della Martesana è l’attacco, il peggiore di tutta la categoria).
In una partita pazza, con il referto che è cambiato quattro volte tra il 63’ e il 75’, sono ben cinque i gol messi a segno della Pro Patria, tre dei quali realizzati da uno scatenato Alessandro Piu, attaccante in stato di grazia che nelle ultime tre ha timbrato il cartellino ben cinque volte. Oltre alla tripletta del numero 27, uscito tra gli applausi, in rete sono andati anche Pierozzi e Molinari che a partita chiusa hanno lasciato spazio per il rientro in campo di Bertoni e Lombardoni.
Dopo il poker incassato a Vercelli la cinquina di questo pomeriggio ha rappresentato la giusta risposta per i ragazzi di Sala, risalti in classifica a 32 punti uscendo così, almeno temporaneamente, dalla pericolosissima zona playout a +2 dalla Pro Sesto, squadra che tuttavia ha favore gli scontri diretti grazie allo 0 a 3 conquistato a Busto Arsizio.
FISCHIO DI INIZIO – Nelle ultime uscite la Pro Patria aveva provato sulla propria pelle che nel girone di ritorno non esistono partite semplice, come testimoniato dai punti concessi alla Pro Sesto e Legnago, entrambe le squadre presentatesi lo scorso febbraio allo Speroni come ultime in classifica. Per la partita di oggi, quindi, legittimi alcuni timori e spauracchi: questa stagione i biancoblu di Busto hanno sempre sofferto l’emotività nei momenti chiave delle partite mentre i ragazzi della Martesana sono una squadra con una difesa – la quarta migliore del girone – difficile da scalfire (mai parziali più pesanti dei due gol di scarto) e ancora di più da rimontare nonostante la posizione occupata nei bassi fondi della classifica.
Con due gol nelle ultime partite, l’allenatore dei tigrotti Sala non può rinunciare a Piu, accompagnato ancora una volta da Stanzani in quella che alle porte della primavera sembra essere la nuova coppia d’attacco titolare. Fra i bustocchi confermate le assenze sugli esterni di Colombo, Pizzul e Galli (in panchina con appena un allenamento sulle spalle), per questo motivo sulle due fasce il mister deve affidarsi fin dal primo minuto a Pierozzi e Vezzoni, che pare finalmente avere i 90’ nelle gambe. Interessante (e vincente) la scelta di Sala di invertire la posizione dei due, con Pierozzi a sinistra, ruolo ricoperto in stagione visto la costante emergenza sulla corsia macina, e l’argentino in prestito dall’Inter a destra. Dopo l’esperimento Brignoli mediano, in regia torna definitivamente Fietta in modo tale da far agire Nicco in una posizione più avanzata e servire nel corto gli attaccanti.
Per gli ospiti invece Contini abbondona il 451 e si schiera a specchio, forte anche di un modulo, il 352, che la squadra di Gorgonzola ha utilizzato per gran parte della stagione. Linea a tre composta da Magri, Bonalumi e Perico (all’occorrenza terzino destro), Colombini e Cafferi sulle fasce, Palazzolo vertice alto del centrocampo supportato da Panatti e Ferrari in mediana, in attacco ritorna il “doppio fattore” con Tremolada in coppia con Corti.
PRIMO TEMPO – Il primo tempo della partita ha due facce e il doppio vantaggio della Pro Patria tra il 17’ e il 27’ segna un “Rubicone” che rompe una apparente serenità sportiva tra le due squadre, oltre al vivace ritmo partita della prima mezz’ora. Sono i padroni di casa a fare la partita e a passare in vantaggio alle prime occasioni. Al 17’ un bellissimo cross di Ferri trova la testa in area la testa di Piu che segna un gol da vero numero 9: stacco areo imponente dentro l’area piccola tra i difensori Magri e Bonalumi e pallone indirizzato nell’angolino basso dove l’estremo difensore Zanellati arriva solo troppo tardi, quando il pallone ha già varcato la linea della porta. Inutili i tentativi del portiere e dei difensori nel buttare fuori la palla, il direttore di gara Andreano assegna il gol (evidente a occhio nudo anche in diretta) senza esitazione.
Inutili pure le proteste della Giana, ingenua a insistere a discutere con l’arbitro nella speranza di poter annullare la decisione presa dalla terna arbitrale. Una volta in vantaggio, la Pro Patria non si tira indietro e continua a cercare ad allargare la difesa degli ospiti grazie alla spinta sia dei due esterni che delle mezzali, alte nel pressing per recuperare il pallone ma soprattutto propositive nell’area di rigore degli avversari. Il 2 a 0 arriva dagli sviluppi di un calcio d’angolo ed è proprio l’asse mezzala-ala ad andare a rete: la difesa della Giana respinge l’assalto ma Palazzuolo, recuperata la sfera, si intestardisce a parte, abbassa la testa e prova una corsa palla al piede di una ventina di metri, Nicco recupera con gran facilità il pallone, traccia il filtrante in area messo fuori da Magri che involontariamente nella propria respinta serve Pierozzi, bravo a seguire in area l’idea del numero 10 tigrotti. L’arciere della Pro Patria ha a sua disposizione praticamente tutto lo specchio della porta, si coordina e di prima calcia il pallone sotto il sette: 2 a 0 e sesto gol stagionale per il “Piero”, come lo chiamano i compagni sul rettangolo di gioco.
Al duplice fischio la Pro Patria si trova così col doppio vantaggio (rarità stagionale) e il numero 0 sotto la casella “pericoli subiti”, escluso un timido sussulto da fuori area al 35’ di Ferrari, battezzato correttamente fuori dallo specchio da Caprile.
SECONDO TEMPO – Divertentissimi, almeno per 405 spettatori (assente il presidente Citarella per un forte mal di gola, ndr) oggi presenti allo stadio, i secondi quarantacinque minuti, in cui succede praticamente di tutto tra il 63’ e il 75’: dodici minuti, quattro gol.
A prendersi la scena è Piu, che al termine della partita come vuole la tradizione si porterà il pallone a casa. In meno di sette minuti l’attaccante cresciuto con Sarri chiude definitivamente la partita pungendo due volte, prima su una grande iniziativa di Nicco che, come sul 2 a 0, ruba palla alla Giana in uscita – questa volta a Panatti – entra in area e regala un assist al bacio per il numero 27, mentre la seconda volte Piu è intelligente a concludere “a rimorchio” l’assist di Stanzani che dal fondo fa partire un pallone per il centro area – terzo gol nelle ultime uscite per l’asse offensivo. Nel mezzo, 60’’ prima del quarto gol bustocco, tuttavia, per la Giana Bonalumi aveva riaperto il discorso segnando a sorpresa il 3 a 1 da un calcio d’angolo.
Per la Pro Patria il clean-sheet sporcato, arrivato a una manciata di minuti dopo il 3 a 0, rappresenta comunque un (piccolo) campanello d’allarme, simbolo che non si può allentare la presa sulla partita per neanche un minuto se non si vuole essere puniti. Sicuramente il triplice vantaggio aveva tolto ai tigrotti un po’ di concentrazione ma i blackout contro squadre più attrezzate in stagione sono costati punti preziosi, a voler vedere l’unico neo di una domenica praticamente perfetta a Busto Arsizio.
Ad ogni modo la squadra ha evitato che la partita si potesse riaprire rispondendo con Piu e Molinari, in rete di testa da calcio d’angolo per la cinquina che permette, a giochi fatti e ritmi blandi, il ritorno in campo di Bertoni e Lombardoni, per il primo quindici minuti, per il difensore, all’esordio stagionale, sei più due di recupero. La Pro Patria trova così la prima vittoria interna del 2022 e soprattutto due elementi che saranno determinanti nel rush finale per la salvezza.
AURORA PRO PATRIA 1919 – A.S. GIANA ERMINIO 5 – 1 (2 – 0)
Marcatori: 17′ p.t., 19′ e 27′ s.t. Piu (PPA), 27′ p.t. Pierozzi (PPA), 25′ s.t. Bonalumi (GIA), 30′ s.t. Molinari (PPA).
AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Caprile; 5 Molinari (39′ s.t. 19 Lombardoni), 13 Boffelli, 6 Sportelli; 17 Vezzoni, 10 Nicco, 16 Fietta, 25 Ferri (29′ s.t. 14 Bertoni), 11 Pierozzi (34′ s.t. 2 Vaghi); 7 Stanzani (29′ s.t. 30 Castelli), 27 Piu (29′ s.t. 9 Parker).
A disposizione: 12 Mangano, 22 Bergamo, 3 Galli, 4 Saporetti, 8 Brignoli, 32 Pesenti. All. Sala
A.S. GIANA ERMINIO (3-4-1-2): 1 Zanellati; 2 Perico, 15 Bonalumi, 21 Magri; 23 Caferri (13′ s.t. 10 Perna), 28 Panatti (31′ s.t. 11 Vono), 8 Ferrari (21′ s.t. 18 Acella), 33 Colombini; 20 Palazzolo; 9 Corti A. (31′ s.t. 17 Corti N.), 27 Tremolada (1′ s.t. 24 D’Ausilio).
A disposizione: 12 Reggiani, 22 Casagrande, 5 Carminati, 6 Magli, 13 Piazza, 25 Pirola, 29 Toure. All. Contini.
ARBITRO: Samuele Andreano di Prato (Simone Biffi della Sezione di Treviglio e Nicolò Moroni della Sezione di Treviglio. Quarto Ufficiale Gabriele Caggiari della Sezione di Cagliari).
Angoli: 4 – 4.
Recupero: 1′ p.t. – 2′ s.t.
Ammoniti: Bonalumi, Corti, Panatti, Colombini (GIA).
Note: Giornata fresca e nuvolosa. Terreno di gioco in buone condizioni.
Sala: “Una giornata importate: vittoria e ritorno in campo di Lombardoni e Bertoni”
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