Tre mozioni diventano una: in consiglio comunale a Varese l’accoglienza agli Ucraini è unanime

Una iniziativa nata "alla spicciolata" e divisa in tre è diventata una delle votazioni piu corali che il consiglio comunale di Varese abbia mai potuto vedere

Consiglio comunale Varese 2021 generiche

Una iniziativa spicciola e divisa in tre è diventata una delle votazioni piu corali che il consiglio comunale di Varese abbia concepito.

Gli ultimi tre punti all’ordine del giorno della seduta del 9 marzo – due mozioni arrivate dai due consiglieri di Fratelli d’Italia  e un ordine del giorno di Alberto Coen Porisini – erano destinate all’emergenza aiuti all’Ucraina, ma fin dall’inizio della seduta sono emerse dai consiglieri le prime richieste di rendere più unanime le mozioni.

Il primo a proporlo è stato, nelle dichiarazioni di apertura, Matteo Bianchi che ha chiesto al presidente del consiglio comunale Alberto Coen Porisini «di farsi carico di predisporre un testo di compromesso che riassuma le mozioni presentate e che pongano temi di principio cioè la condanna all’invasione russa, l’apertura per aiuto ai profughi e la speranza che diplomazia prevalga». A sostegno della proposta si sono detti, sempre in apertura di riunione, la consiglra Luisa Oprandi (PD), il consigliere Luigi Zocchi (Fratelli d’Italia, estensore di una delle due mozioni) e il consigliere Guido Bonoldi (Lavoriamo per Varese)  che oltre a sostenere la proposta ne ha aggiunta anche un’altra, quella di indire un consiglio comunale straordinario proprio sull’accoglienza: proposta che è stata firmata da tutti i presenti.

Il presidente del consiglio comunale  e i capigruppo hanno cosi cominciato fin da subito a lavorare per presentare una mozione che potesse essere riconosciuta come propria da tutti.

E così è stato: in conclusione della seduta Alberto Coen Porisini, in questo caso come presidente del consiglio comunale, ha letto il nuovo testo della mozione:

Il Consiglio Comunale

premesso che

• la crisi Ucraina, che sta destando grande apprensione e angoscia nella comunità internazionale, rappresenta uno degli eventi più drammatici della storia recente dell’Europa;

• l’invasione dell’Ucraina avviene in spregio ai valori fondamentali della nostra Costituzione che ripudia ogni guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionale;

esprime

la più ferma condanna per l’invasione deII’Ucraina e i bombardamenti delle città avvenuti in spregio ad ogni regola del diritto internazionale attaccando militarmente uno stato sovrano e minando la pace e la stabilità delI’Europa;

chiede

  • che il governo italiano assuma tutte le iniziative diplomatiche unitamente agli stati membri dell’Unione Europea e dell’Onu affinchè il conflitto armato cessi e vengano rispettate gli accordi internazionali ribadendo il principio fondamentale dell’inviolabilità delle frontiere.
  • Di intervenire in termini di cooperazione internazionale per scongiurare la catastrofe umanitaria ai danni della popolazione civile

s’impegna

  • a far sentire al popolo ucraino la vicinanza e la solidarietà dei cittadini e la più forte condanna morale e politica verso le azioni belliche intraprese;
  • a creare e sostenere ogni possibile mobilitazione per la pace e la garanzia del diritto internazionale in concorso con le altre istituzioni locali e con la società civile che si oppone al sopruso e alla sfida portata alla democrazia e alla convivenza dei popoli.

La discussione sul nuovo testo è stata aperta da Coen Porisini, che ha ricordato come siano “State presentate due mozioni e un ordine del giorno sul tema dell’Ucraina» e ha proposto «Di fare un’unica discussione» sul testo nuovo. Luigi Zocchi, capogruppo di Fratelli D’Italia, che ha presentato una delle mozioni, è stato il primo a intervenire, dicendo che: «Io e Giordano avevamo presentato una mozione un po’ piu articolata, ma accettiamo volentieri la versione proposta da Porisini». Anche Guido Bonoldi è intervenuto dichiarando di  «Accettare volentieri questa versione della mozione» e facendo presente «Che gli Ucraini sono cittadini di una nazione che vivono una vita simile alla nostra e improvvisamente non hanno piu nulla. Inoltre, vivono con noi da molti anni e si prendono speso cura dei nostri anziani, ci sono vicini. Infine sono impegnati in una guerra che non è tra due popoli ma tra dittatura e una democrazia. Una guerra contro l’Europa,  e gli ucraini stanno difendendo anche la nostra libertà. Per questi motivi li sentiamo cosi vicini. Per questo la sfida dell’accoglienza è cosi importante».

Tra gli interventi anche quello di Matteo Capriolo e di Salvatore Giordano, quest’ultimo firmatario della seconda mozione. Da rilevare anche l’intervento di Francesca Brianza, che ha dichiarato di essere: «Contenta che si sia trovata una mozione comune: ringrazio il presidente e i capigruppo che hanno fatto questo sforzo che trovo lodevole. Siamo di fronte a una situazione emergenziale: sentiamo il popolo ucraino, da sempre vicino all’italia,  alla Lombardia e a Varese come parte della nostra comunità. Mi permetto però solo una osservazione: nell’ultimo punto, dove il consiglio comunale si impegna a creare ogni possibile mobilitazione, aggiungerei che si impegna anche a sostenere quelle che avvengono». Un’osservazione subito fatta propria da Coen Porisini, che ha aggiornato la mozione in votazione.

Su questo nuovo testo il consiglio comunale ha votato in modo unanime, e alla fine della votazione un applauso liberatorio ha siglato questo bel momento di democrazia, doveroso ma affatto scontato.

«Mi fa piacere che il consiglio comunale si sia unito per questo importante argomento – ha commentato il sindaco Davide Galimberti – Il comune di Varese fin da subito ha promosso le iniziative di solidarietà e si sta muovendo per l’accoglienza: la nostra iniziativa per portare subito i primi piccoli profughi dell’Ucraina a scuola è risultata essere una delle prime in Italia, mentre all’email dedicata all’accoglienza abbiamo già ricevuto 60 disponibilità di alloggio, mentre altre 45 sono arrivate alla Caritas. Siamo pronti per fare tutto il possibile per chi verrà qui in fuga dalla guerra».

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 09 Marzo 2022
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  1. Avatar
    Scritto da Viacolvento

    “L’invasione dell’Ucraina avviene in spregio ai valori fondamentali della nostra Costituzione”: ma la nostra costituzione vincola l’Italia, non gli altri stati.

  2. Avatar
    Scritto da PaoloFilterfree

    Ma stiamo parlando dello stesso Matteo Bianchi il cui leader (…), indossando una maglietta tesa ad esaltare il suo amico russo, scriveva “Cedo 2 Mattarella per mezzo Putin”? Giusto un refresh della memoria per assegnare i meriti conquistati sul campo…

  3. Avatar
    Scritto da Viacolvento

    Berlusconi, Letta, Conte: con Putin, con intensità diversa, tutti avevano rapporti cordiali, basta cercare in rete; ma lo si rinfaccia solo a Salvini.

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