Poco vino ma buono, in Svizzera la vendemmia più scarsa dal 1957

Le condizioni meteorologiche hanno provocato massicce perdite di raccolto. Tuttavia la qualità dell'uva è interessante, dicono gli esperti elvetici

Castiglione Olona  - Vendemmia 2021 nella vigna  della Collegiata

Il raccolto è stato scarso ma il vino dell’annata 2021 sarà comunque interessante. L’anno scorso in Svizzera, a causa delle condizioni meteorologiche avverse, si è registrata secondo l’ufficio federale dell’agricoltura, la peggiore vendemmia dal 1957: “Se negli ultimi dieci anni la media è stata di circa 95 milioni di litri di vino all’anno nel 2021 ne sono stati prodotti soltanto 61 (-36 %). Le gelate notturne in aprile, le precipitazioni intense in estate e le infestazioni da peronospora e oidio hanno provocato massicce perdite di raccolto in tutta la Svizzera”.

Ci sono però anche buone notizie: “la qualità dell’uva è interessante e promette un’annata scarsa ma buona. Il raccolto 2021 si è attestato a un totale di 609 038 ettolitri risultando inferiore di 225 197 ettolitri a quello del 2020 (-27 %). La produzione di vino non aveva più segnato un livello così basso dal 1957, quando furono prodotti circa 41 milioni di litri di vino. Dopo i raccolti già scarsi del 2017 e del 2020, quello del 2021 è il terzo negli ultimi cinque anni a far registrare rese significativamente inferiori alla media a causa di condizioni meteorologiche avverse“.

Meteorologicamente, il 2021 è stato un anno estremamente problematico per la vitivinicoltura svizzera. Dopo un inverno mite e piovoso, il tempo secco e freddo in primavera ha ritardato il germogliamento e la crescita. In molte regioni, le gelate notturne di aprile, in media il più freddo registrato a livello nazionale negli ultimi vent’anni, hanno danneggiato i vigneti. L’estate, con temporali, forti piogge, tempesta e grandine, non è stata da meno e localmente la vite ha subito ingenti danni. Inoltre, la scarsa fruttificazione delle infiorescenze a causa del persistere di condizioni meteorologiche freddo-umide a giugno nonché le forti infestazioni fungine da oidio e peronospora hanno provocato massicce perdite di resa che in alcuni vigneti sono state addirittura totali. Il clima ideale di fine estate, a settembre e ottobre, ha avuto un effetto positivo sulla maturazione degli acini rimasti. Tuttavia, la vendemmia è iniziata circa due settimane più tardi del solito nella maggior parte delle regioni. La qualità dell’annata con un rapporto equilibrato tra acidi e zuccheri promette un vino dall’aroma interessante. La superficie viticola totale in Svizzera è diminuita di 67 ettari rispetto all’anno precedente e ammonta a circa 14 629 ettari (-0,5 %).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Marzo 2022
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