Biennale di Venezia: vince la Gran Bretagna
Tutti i premi della 59 edizione della Biennale d'arte, tra grandi conferme e nuove rivelazioni
La Biennale Arte di Venezia numero 59 è quella delle prime volte. La prima dopo la pandemia, la prima ad essere curata da una donna Cecilia Alemani, la prima che vede un’altissima partecipazione di artiste donna, la prima che presenta la partecipazione di un solo artista al Padiglione Italia Gian Maria Tosatti, la prima volta che un curatore, Raimundas Malasauskas (del Padiglione Russo), annuncia su Instagram le sue dimissioni come una protesta pubblica contro l’invasione dell’Ucraina.
Una Biennale ricca di suggestioni che torna a portare il mondo dell’arte in presenza, riflettendo ovviamente sul cambiamento del mondo che stiamo vivendo, sul passato, sul presente e ovviamente sul futuro.
Il Premio Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale se lo aggiudica la Gran Bretagna, premio meritato per l’artista Sonia Boyce che presenta l’installazione “Feeling Her Way”. (nella foto)
Un dialogo tra le supreme voci di cinque musiciste nere, quattro britanniche e una svedese, invitate dall’artista ad interagire con le loro voci improvvisando. Ne nasce un video proiettato in un ambiente immersivo fatto di carta da parati colorata e strutture geometriche dorate. I suoni a volte simmetrici, a volte disarmonici che esprimono la potenza, la libertà ma anche la fragilità.
Il Leone d’Oro per il miglior partecipante alla Mostra Internazionale Il latte dei sogni va a Simone Leigh, già presente nel padiglione della Gran Bretagna, che apre la mostra all’Arsenale con una monumentale scultura all’ingresso, rigorosamente ricercata, realizzata con virtuosismo, potentemente suggestiva.
TUTTI I PREMI
La Giuria della 59. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, composta da Adrienne Edwards (USA), Presidente di Giuria, Lorenzo Giusti (Italia), Julieta González (Messico), Bonaventure Soh Bejeng Ndikung (Camerun), Susanne Pfeffer (Germania), ha deciso di attribuire così i premi ufficiali:
Leoni d’Oro alla carriera della 59. edizione sono stati consegnati all’artista tedesca Katharina Fritsch, che apre la mostra al Padiglione Centrale dei Giardini con la grande scultura Elefante “Toni” e all’artista cilena Cecilia Vicuña.
Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale:
GRAN BRETAGNA
Sonia Boyce: Feeling Her Way
Commissario: Emma Dexter, British Council;
Curatore: Emma Ridgway; Espositore: Sonia Boyce
Sede: Giardini
Due menzioni speciali attribuite alle Partecipazioni Nazionali:
FRANCIA
Les rêves n’ont pas de titre / Dreams have no titles
Commissario: Institut Francais with the Ministry for Europe and Foreign Affairs and Ministry of Culture
Curatori: Yasmina Reggad, Sam Bardaouil e Till Fellrath
Espositore: Zineb Sedira
Sede: Giardini
UGANDA, prima partecipazione
RADIANCE: They dream In Time
Commissario: Naumo Juliana Akoryo
Curatore: Shaheen Merali
Espositori: Acaye Kerunen and Collin Sekajugo
Sede: Palazzo Palumbo Fossati San Marco 2597
Leone d’Oro per il miglior partecipante alla Mostra Internazionale Il latte dei sogni a:
Simone Leigh
(1967, Chicago, USA. Vive a New York City, USA)
Leone d’Argento per un promettente giovane partecipante alla Mostra Internazionale Il latte dei sogni a:
Ali Cherri
(1976, Beirut, Libano. Vive a Parigi, Francia)
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