Borgo Olonese e Progetto Cernobyl insieme per l’accoglienza dei rifugiati ucraini a Induno Olona
Le due associazioni stanno seguendo l'accoglienza di una mamma e dei suoi tre figli e hanno aperto una sottoscrizione per sostenere le spese
L’associazione Borgo Olonese e l’associazione Cernobyl Induno Olona hanno avviato insieme un progetto di accoglienza di rifugiati ucraini, denominato Olona.
In particolare è arrivato da Volica, un villaggio della regione di Kamen-Kashir, un nucleo familiare composto da una mamma e dai suoi tre figli.
Le due associazioni hanno firmato un protocollo di intesa in cui si impegnano a garantire un soggiorno sobrio e dignitoso a questa famiglia. «Nella speranza – dicono i referenti del progetto, Franca Poggi per il Borgo Olonese e Emilio Vanoni per l’associazione Cernobyl Induno Olona – che questa guerra assurda quanto tragica possa terminare al più presto e che questa famiglia possa ritornare quanto prima nel suo paese. Le prospettive di un cessate il fuoco a breve scadenza si scontrano però con le idee bellicose delle forze in campo, sia da parte dell’esercito invasore russo e sia da parte della legittima difesa militare da parte dell’Ucraina con i rispettivi alleati. Si prevedono quindi tempi molto lungi prima della fine della guerra».
In questo contesto si profila un’accoglienza a tempo indeterminato dai tempi imprevedibili. Per queste ragioni le due associazioni fanno appello a tutte le famiglie della comunità indunese per partecipare a questo progetto di accoglienza e di
solidarietà con una sottoscrizione straordinaria.
Per questo scopo è stato aperto un conto corrente (codice Iban IT45V0306909606100000182239) intestato all’associazione Borgo Olonese su cui versare il proprio contributo con la causale: Progetto accoglienza rifugiati ucraini Olona.
Elena con i figli Dimitri, Denis e Diana che hanno trovato rifugio a Induno Olona grazie al progetto OlonaTAG ARTICOLO
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