Caso Insa, il Pd di Fagnano contro tutti: “Nessuno si è mosso negli ultimi 10 anni”
Gli esponenti del partito in città hanno ricostruito tutta la vicenda dal 2013 ad oggi e hanno distribuito le colpe agli amministratori comunali che si sono succeduti in questo decennio
Il Circolo PD di Fagnano Olona ha voluto approfondire e fare un’indagine conoscitiva della vicenda Insa in Via Opifici, la nota azienda che produceva detersivi, chiusa nel 2013 in quanto non rispettava numerose norme ambientali e della sicurezza sul lavoro a seguito di un’indagine della magistratura.
«Purtroppo dalle nostre ricerche è emerso qualcosa di estremamente preoccupante che ha radici ben prima del servizio di “Striscia la notizia”» – scrivono i rappresentanti cittadini del partito. Segue un lungo elenco di articoli di giornale e atti amministrativi e giudiziari che, però, non hanno ancora portato ad una soluzione quasi dieci anni dopo.
La cronistoria
Anno 2013 INSA viene posta sotto sequestro e la stampa locale accende i riflettori sul problema inquinamento (Varese News 23.05.2013)
Anno 2013 Luglio avvio Concordato Preventivo. INSA viene dissequestrata, i Comuni di Fagnano e Cairate e le autorità giudiziarie e di sicurezza hanno il compito di vigilare sull’effettuazione della bonifica
Anno 2017 il 04.03 annuncio a Varese News dell’esposto alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio di Legambiente Valle Olona
Anno 2018 il 03.04 il Tribunale di Busto Arsizio dichiara il fallimento, durante le procedure G&G Metal SRL “acquista” il rifiuto per lo smaltimento/bonifica ed il Comune di Cairate viene ufficialmente incaricato dal Giudice per la supervisione alla bonifica
Giugno 2018 – Giugno 2019 il Comune di Cairate concede 4 proroghe per termine lavori a G.&G. Metal
03.03.2020 Youtube video denuncia a cura di “TooSpeed music & Travels”
19.08.2020 Articolo di Malpensa 24
Settembre 2021: G&G Metal dichiarata fallita
Marzo 2022: 2°video denuncia di Youtube a cura di “TooSpeed music & Travels”
17 Marzo 2022: nuovo sopralluogo nello stabile. Presenti Sindaco coadiuvato da Polizia Locale, Responsabile Ufficio tecnico Comune di Cairate e vice responsabile Ufficio Tutela Ambiente Comune di Fagnano Olona.
Aprile 2022 denuncia di Striscia la Notizia.
12 Aprile 2022 Ordinanza di smaltimento rifiuti esistenti presso lo stabilimento …in Cairate
12 Aprile 2022 Ordinanza di messa in sicurezza stabilimento…al fine di tutela igiene pubblica e prevenzione di emergenza sanitaria in Cairate
«Lo stabile, come documentato dai vari sopralluoghi effettuati, è potenzialmente molto pericoloso per l’alta presenza di rifiuti inquinanti e non stoccati regolarmente, nonché per il tetto in amianto. “Permane anche una situazione pregiudizievole per l’igiene pubblica ed il rischio concreto di una emergenza sanitaria”» – spiegano dal Pd fagnanese.
I comuni interessati dalla pesante problematica sono il Comune di Cairate ed il Comune di Fagnano Olona. Cairate è sempre stato attivo fino a marzo 2022: «Nell’albo troviamo un’altra ordinanza di messa in sicurezza oltre al verbale di sopralluogo stilato da ARPA. La visita sul luogo è stata effettuata il 17/03/2022 dalle ore 9.30 alle ore 11» – sottolineano.
Fagnano Olona? Per il Pd «E’ questa la nota più dolente e triste della vicenda. A parte un’interrogazione datata 2017 della lista “Saporiti Sindaco”, a cui è seguita una replica in Consiglio Comunale dell’allora, come anche oggi, assessore all’ambiente Giuseppe Palomba, priva di concretezza e tendente a minimizzare e tranquillizzare su una situazione gravissima, non è successo niente. Non un impegno preso nei confronti dei cittadini dall’assessore all’ambiente pocanzi citato. Neanche da chi ai tempi guidava il comune e lo aveva scelto per quel ruolo, ovvero l’ex Sindaco Simonelli. 5 anni passati al castello ma niente di niente».
Il tempo passa e la Giunta cambia. Arriva il centrodestra col Sindaco Catelli, Lega e Forza Italia non riprendono tra le mani la vicenda: «Eppure gli articoli sulla grave situazione vi sono. Indagini giornalistiche pre e post lockdown. Ma nulla, neanche dalle opposizioni di allora: Movimento 5 stelle che tanto si era battuto per l’ex Tintò: Non pervenuto così come Fagnano Bene Comune, che ha sempre manifestato la sua anima ambientalista, Siamo Fagnano, così attenti a marcare stretto il Sindaco Catelli su ogni mancanza.
Infine si arriva all’attuale amministrazione guidata dal sindaco Baroffio «ha ridato la delega all’ambiente a colui che si era bendato gli occhi anni prima e che più di altri era a conoscenza della situazione. Distrazione o opportunismo politico? Baroffio è la stessa persona che, mentre il primo cittadino del Comune di Cairate faceva un sopralluogo con ARPA nello stabile INSA (17.03.2022), si trovava a far visita di cortesia a un’azienda a poca distanza, preoccupandosi di documentare tutto con foto sul suo profilo Facebook. Se fosse stato presente al sopralluogo, come ha fatto il primo cittadino di Cairate, il Sindaco Baroffio avrebbe anche notato che i cancelli non chiusi avevano favorito il pericoloso sversamento di altri rifiuti nocivi. Come se quelli già presenti in loco non bastassero». Il Pd sottolinea anche l’assenza, quella stessa mattina, dell’assessore Palomba.
Apprendiamo dai giornali che sempre il Sindaco Baroffio, il 08.04.2022, avrebbe affermato: “la ditta interessa il nostro territorio per una minima parte rispetto all’area sulla quale si sviluppa”. «Però INSA aveva sede legale a Fagnano Olona e l’ente è quasi sicuramente iscritto nell’elenco dei creditori del nostro comune. Per cui ben conosciuta» – aggiunge il gruppo dei Democratici.
Le conclusioni dei Dem sono un misto di delusione, amarezza e sconcerto: «Certo anche a noi il servizio di Striscia la Notizia ha dato il “la” per studiare, e con nostro grande rammarico abbiamo scoperto che coloro che credevamo vicini per idee e sensibilità, coloro che votammo nel 2014 e dovevano occuparsi dell’annoso problema ambientale, non ci hanno mai informato, e cosa più grave non hanno informato i fagnanesi. Però ieri, Festa della Liberazione, abbiamo ascoltato un interessante intervento del relatore Simonelli sull’ambiente inserito in Costituzione e l’elogio a S. Francesco d’Assisi per aver capito 800 anni fa l’importanza del creato. Fa piacere sentire che ha compreso i suoi errori. Ancora oggi tra i banchi amministrativi vediamo il ripetersi delle stesse identiche modalità di omessa denuncia delle gravi pericolosità, ecco perché chiediamo con fermezza a coloro che si ostinano a pensare che le informazioni sono riservate ai pochi addetti ai lavori e a poter dichiarare “la qualunque” per deresponsabilizzarsi a rassegnare immediatamente le dimissioni da qualunque carica pubblica, non hanno rispettato un passaggio importantissimo del loro giuramento “….agire per il bene di tutti i cittadini”».
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