A Cassano prende forma il “Parco di città” che unisce i quartieri
Finanziato con le compensazioni dell'Autostrada Pedemontana, l'area verde attrezzata da 55mila metri quadri consente di connettere i diversi rioni. Sarà pronto in primavera inoltrata: ecco come si presenta oggi
Gli alberi che erano già presenti oggi sono in fiore, accanto crescono le nuove querce, il paesaggio si è animato con due piccole collinette: a Cassano Magnago sta prendendo forma il “Parco di città“, un progetto di cui si parla da molto tempo ma che ora diventa visibile e reale.
«Richiederà ancora un mese di lavori, ma abbiamo già in mente un evento a fine maggio» spiega il sindaco Nicola Poliseno, che sta per concludere il suo secondo mandato e che sta ora tirando le fila di un progetto complesso (nella genesi) e di grande portata, perché connette parti diverse della città che oggi sono separate e poco accessibili.
«Il parco si estende su una superficie di 55mila metri quadri, sono stati messi a dimora duemila tra piante e arbusti» spiega Poliseno, mentre insieme ai tecnici del Comune e dell’azienda incaricata dei lavori ci accompagna all’interno dell’area che oggi è inaccessibile e cintata ma che sarà aperta – questa è la previsione – per primavera inoltrata.
A lungo il parco è stato un po’ un fantasma: se ne parlava da tempo, ma il lungo percorso burocratico e autorizzativo non si concretizzava in lavori, per due anni si sono viste le immagini del progetto senza che si muovesse una ruspa, senza che si piantasse un albero.
È una attesa che racconta la complessa genesi: soldi derivano dal passaggio – tra Cassano e Busto Arsizio – dell’autostrada Pedemontana: Cassano ha ottenuto complessivamente due milioni di euro di compensazioni.
«Trecentomila sono stati impiegati per l’Oasi Boza, mentre qui al Parco di Città ne sono stati impiegati 500mila per l’acquisizione delle aree e 700mila per la realizzazione». Una lunga fase è stata necessaria appunto per acquistare i terreni dai privati. «Senza espropri, tutti accordi binari sul prezzo d’acquisto» rivendica il sindaco.
L’area del parco è una “fetta” di territorio allungata: poco meno di 500 metri di lunghezza da Nord a Sud, centocinquanta metri di larghezza. Sono i terreni – fino all’altro ieri agricoli, prati e campi – che si trovano dietro al cimitero cittadino (la fascia di rispetto cimiteriale, negli anni, li ha difesi dall’edificazione). Il cimitero non sarebbe un bel luogo in altre località, ma a Cassano Magnago fa rima con viale Rimembranze, «il viale», un chilometro e passa di passeggiata alberata che è amatissima dai cassanesi.
Il lato di viale Rimembranze sarà uno dei due accessi principali, attraverso la laterale via Mantova: «Qui c’è un’area di parcheggio, ma c’è anche la pista ciclopedonale che si connette al viale» mostra il sindaco.
L’asfalto arriva fino alle porte dell’area verde: di lì in avanti i percorsi interni saranno realizzati «con asfalti naturali drenanti, senza catrame» continua Poliseno. «Un materiale di un certo costo ma consente una vera riqualificazione ambientale».
I percorsi interni sono incentrati su tre anelli principali larghi tre metri: «Un anello da mille, uno da ottocento e uno da quattrocentro metri». A questi anelli si aggiungeranno poi i vialetti minori, per un totale di 2,5 km.
Saranno percorsi per il passeggio, per i runner che vogliono allenarsi su distanze definite, per i ragazzini che vanno in bicicletta, anche in collaborazione con le due società ciclistiche cittadine.
Un parco per connettere quartieri divisi
Ma il “Parco di città” non è solo un’area in cui passeggiare: è anche pensato come fondamentale connessione tra parti diverse della città. Cassano Magnago è cresciuta in modo piuttosto disordinato nel Dopoguerra, soprattutto nella zona Sud. I quartieri si sono sviluppati su lunghi assi Nord-Sud paralleli (via Garibaldi-Boscaccio, Gasparoli, Bonicalza) e mancano soprattutto le connessioni tra queste parti con assi paralleli sicuri.
Il Parco di Città servirà a connettere il centro a Nord (via Mantova-viale Rimembranze), la periferia Sud e infine il quartiere Villa (via Pacinotti-via San Pio X) e anche il quartiere Villa, che è quasi separato dal resto della città e che verrà connesso anche con un nuovo ponte in legno sul torrente Rile, l’elemento forse più curioso del parco.
Il parco connette anche una serie di luoghi comunitari e servizi: le scuole Fermi e Majno, i campi da calcio dell’Union Villa, la piscina, il già citato viale delle Rimembranze che a sua volta è un percorso pedonale già molto usato. Il Comune ha ancora a disposizione 500mila euro di fondi da compensazioni e una delle idee è acquisire altri terreni privati a fianco del cimitero, in parte per eventuali espansioni del camposanto, in parte per ampliare il “Parco di città”, in particolare con una possibile nuova uscita verso l’area mercato e l’area sportiva con campi da calcio dell’Union Villa e i campi da tennis.
Apertura con la primavera inoltrata
Nel frattempo avanzano i lavori, è stata attivata l’irrigazione per far crescere l’erba nonostante la siccità sono stati installati gli undici attrezzi ginnici nella zona verso via Pacinotti. È ormai percepibile il paesaggio del parco, incentrato su due collinette circondate dagli anelli pedonali. C’è anche un piccolo laghetto.
Avanza anche la primavera: le querce lungo i percorsi principali, le nuove piante sono ancora piccole, ma gli alberi presistenti e quelli trapiantati già sono in fiore.
«In una zona del parco saranno installate le casette per gli uccellini realizzate nel l’ambito di un concorso dell’Istituto Cassano II» spiega Poliseno. «Il 22 maggio le inaugureremo e sarà un primo momento per vedere il parco».
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