Con elicotteri, droni e convertiplani si annulla il traffico stradale. Test di prova le Olimpiadi invernali
Angelo Vallerani presidente del Lombardia Aerospace Cluster: "Da Milano a Cortina ci vogliono solitamente 5 ore in macchina, un’ora con un elicottero e meno di mezz’ora con il convertiplano"

«Nell’industria aerospaziale lombarda c’è la disponibilità di tutta la tecnologia e le competenze necessarie per dar vita a nuovi sistemi in grado, grazie al volo verticale, di decongestionare le arterie stradali attraverso una mobilità più sostenibile con l’uso di elicotteri, convertiplani, droni e mezzi Unmanned. L’impegno del sistema produttivo su questo fronte è massimo». A parlare è Angelo Vallerani, presidente del Lombardia Aerospace Cluster, nel corso della tavola rotonda “Advanced Air Mobility: una sfida per il futuro” all’interno della Fiera A&T, Automation & Testing di Torino, dedicata a innovazione, tecnologie, affidabilità e competenze 4.0. (nella foto il convertiplano)
Hanno preso parte all’evento, organizzato dal Lombardia Aerospace Cluster, con testimonianze e best practices anche il distretto aerospaziale Piemonte, il distretto tecnologico aerospaziale della Campania e Leonardo spa. «Stiamo portando avanti questa progettualità da oltre un anno – ha proseguito Vallerani – e l’appuntamento del 2026 con le Olimpiadi invernali di Milano Cortina rappresenta il nostro banco di prova. Abbiamo una data ben precisa a cui fare riferimento, il che ci consente di valutare per tempo quali siano le tecnologie già disponibili da poter sviluppare per l’evento e, perché no, di anticipare alcuni aspetti della mobilità del futuro».
Significativa, in questo quadro, la firma, qualche settimana fa, del protocollo d’Intesa tra Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile e Regione Lombardia, per la realizzazione di attività comuni a favore dello sviluppo dell’Advanced air mobility. «Grazie a questo accordo verrà potenziato, ad esempio, l’uso per le tratte medio-lunghe del convertiplano sviluppato da Leonardo, che unisce la versatilità del decollo verticale propria dell’elicottero con il comfort e la velocità dell’aeroplano. Un bel cambiamento se si pensa che per andare da Milano a Cortina ci vogliono solitamente 5 ore in macchina, un’ora con un elicottero e meno di mezz’ora con il convertiplano», spiega ancora il presidente del Cluster lombardo dell’aerospazio.
Altro progetto in fase di sviluppo è un sistema di droni per il trasporto merci su rotte dedicate sicure, utili per decongestionare la circolazione sulle strade, in particolare quelle di montagna se si pensa a Cortina.
E guardando alla Urban Air Mobility, c’è la possibilità di sperimentare l’utilizzo di evtol (electric vertical take off landing), velivoli a decollo verticale elettrico con impatto ambientale molto ridotto, raggiungendo sia i centri urbani che le località olimpiche in modo più rapido e con impatto quasi nullo sull’ambiente. «In questo contesto l’evento olimpico del 2026 rappresenta un passaggio intermedio – ha sottolineato il presidente del Lombardia aerospace cluster – anche per riconvertire le aziende alle nuove tecnologie e prepararci ad un futuro in cui la mobilità non sarà più quella a cui siamo abituati oggi».
Al termine della tavola rotonda, è emersa la chiara volontà dei tre Cluster aerospaziali di Lombardia, Campania e Piemonte di voler collaborare con l’obiettivo di mettere a fattor comune know-how e skill nell’ottica di implementare, a livello nazionale, le tecnologie già esistenti in ambito di Advanced Air Mobility. Con lo scopo di accelerare il più possibile lo sviluppo della Mobilità Aerea Avanzata su larga scala. «Tante iniziative sono nate a livello di distretto: lo scopo di questa intesa tra territori è fare in modo che le attività che andremo a sviluppare da qui in avanti siano attuate con la massima collaborazione e sincronia possibili, per far sì che a livello nazionale ci sia un indubbio beneficio. Lo scenario è internazionale: fare Sistema Paese è necessario» ha concluso Vallerani.
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