Elon Musk offre 43 miliardi per comprarsi Twitter

Il miliardario sudafricano ha presentato un'offerta pubblica di acquisto per ottenere il controllo di Twitter. Il titolo vola in borsa

Elon Musk

Elon Musk, l’amministratore delegato di Tesla, Space X e Neuralink, nonché uomo più ricco del mondo secondo la rivista Forbes, vuole comprarsi Twitter. Il miliardario di origine sudafricana ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto da 43 miliardi di dollari, valutando ogni azione 54,2 dollari, un valore superiore del 54% rispetto al prezzo di chiusura della borsa dello scorso 28 gennaio.

Solo una decina di giorni fa il miliardario di origine sudafricana era diventato il principale azionista del social network, acquistando per 3 miliardi di dollari una quota pari al 9,2% delle azioni. Una circostanza che gli avrebbe consentito di entrare nel consiglio di amministrazione dell’azienda. Ruolo che Musk ha rifiutato, dal momento che l’ingresso nel cda lo avrebbe vincolato a non possedere più del 14,2% delle azioni. L’iniziativa di oggi chiarisce bene i motivi della sua decisione.

L’ingresso di Musk nell’azionariato dell’azienda aveva fatto discutere da subito per la volontà espressa dal miliardario di inserire una funzione che permetta di modificare i tweet. Una soluzione da sempre presente su piattaforme come Facebook o Instagram, ma che Twitter non ha mai introdotto nonostante le richieste degli utenti.

Come si legge nel documento presentato alla Sec (la Consob americana, ndr) per lanciare l’Opa, l’obiettivo di Musk è quello di «sbloccare lo straordinario potenziale di Twitter». In altre parole, «credo che abbia il potenziale per diventare la piattaforma per la libertà di parola in tutto il mondo». Libertà di parola che rappresenta «un imperativo sociale per una democrazia funzionante».

Mentre scriviamo, a circa un’ora dall’apertura di Wall Strett, il titolo di Twitter è cresciuto di oltre il 4%. Mentre non mancano le voci critiche rispetto a come potrebbe cambiare il social network se il tentativo di Musk di trasformarlo in una private company dovesse andare a buon fine.

Riccardo Saporiti
riccardo.saporiti@varesenews.it

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Pubblicato il 14 Aprile 2022
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