Una giornata di scuola diffusa a Cazzago con BimbiSvegli e Scuole Naturali
Alunni e insegnanti della primaria Pascoli hanno ospitato Giampiero Monaca e Danilo Casertano in una giornata di outdoor Education

Spesso la scolaresca della primaria Pascoli di Cazzago Brabbia e Inarzo esce a fare didattica sul territorio, ma oggi, martedì 12 aprile, assieme ad alunni e maestre c’erano due ospiti speciali: il maestro di Serravalle d’Asti e fondatore dell’approccio BimbiSvegli Giampiero Monaca e Danilo Casertano, pioniere dell’educazione in natura e fondatore di Scuole Naturali.
Il risultato è stata una giornata in cui l’approccio reggiano adottato dalla Pascoli ha incontrato altre pratiche di apprendimento all’aria aperta, per la gioia dei bambini e l’arricchimento in formazione dei docenti.
«Abbiamo deciso di incontrarci di nuovo , di proseguire, dopo il primo incontro di ottobre, e di condividere due modi esperienziali di fare scuola, che hanno in comune un’idea di scuola senza mura per abitare in modo diverso gli edifici scolastici e sperimentare piazze, boschi, botteghe, strade e qualsiasi spazio sociale e culturale come luoghi di apprendimento – spiega la coordinatrice di plesso, Marzia Giorgetti – Dar vita ad una scuola che permetta ai nostri bambini di vivere e scoprire il territorio, grande risorsa di scambio e sperimentazione al di fuori di ogni logica di mercato, di adattamento passivo, di competizione».
Danilo Casertano e le Scuole naturali
Danilo Casertano è il presidente di Associazione Manes, fondatore di Scuole Naturali e autore di Scuola Costituente. Ex maestro di scuola primaria e secondaria, di sostegno in scuole private e di metodo e maestro di strada ad Ostia. È co-fondatore dell’Asilo nel Bosco e dell’Asilo del Mare di Ostia, promotore della Pedagogia dei Talenti e delle Fragilità, scrittore, formatore in Italia e all’estero.
Scelto nel 2020 da RoundGlass tra i 120 educatori più innovativi al mondo, ha reso l’Outdoor Education legge nella Regione Lazio, insegna nel corso Universitario della LUMSA e ora collabora con le istituzioni italiane per creare il nuovo modello educativo della città educante.

Il metodo BimbiSvegli di Giampiero Monaca
«BimbiSvegli è scuola pubblica, aperta ed all’aperto, cooperativa e di comunità che si ispira e tenta di integrare le esperienze delle scuole attive e la pedagogia di Montessori, Freinet, don Milani, Mario Lodi, Freire Kropotkin, basandosi sulla costante osservazione, sperimentazione e verifica dei bisogni, delle caratteristiche, della risposta agli stimoli del gruppo classe e dei singoli bambini con i quali gli insegnanti condividono il percorso di coeducazione» spiega il maestro Giampiero Monaca.
«Il termine stesso Bimbisvegli racchiude in sé i due pilastri su cui si incardina l’intero intervento educativo. Bimbi: si sostengono negli alunni tutti i diritti basilari dell’infanzia, tutte le caratteristiche delle tappe evolutive che ognuno di loro attraversa , ponendo in essere attività prevalentemente basate su un approccio empatico, affascinante, coinvolgente, sensoriale, ludico, emozionante. Svegli: si incentivano i bambini a porsi domande, trovare e proporre soluzioni, esprimersi assumendo precocemente a buon diritto il proprio ruolo di giovani cittadini del mondo di oggi per contribuire alla costruzione di una società più giusta per tutti».
Perché l’approccio Reggio Children incontra Bimbisvegli e Outdoor education?
«Abbiamo promosso questa giornata per vivere insieme ai nostri bambini un’esperienza arricchente per tutti, anche per noi insegnanti, perché tanti sono i punti in comune e gli intenti pedagogici», afferma Giorgetti ricordando che la scuola di Cazzago Brabbia e Inarzo abbraccia un modo di fare scuola per esperienze, in linea con l’orientamento reggiano, promuovendo un approccio collaborativo all’apprendimento tra gli alunni.
In questo modello di scuola i bambini indirizzano la curiosità personale e ispirano le lezioni attraverso domande, risposte e domande ulteriori, usando l’ambiente come insegnante.

Una scuola che accoglie le individualità, che punta a favorire l’autonomia e lo sviluppo del pensiero critico dei bambini, rispettandone tempi di apprendimento e le libere scelte. La creatività e la documentazione, incentrati su disegni, scritte e oggetti raccolti da uscite, svolgono un ruolo importante nelle esperienze didattiche e di scoperta in atelier e nei diversi ambienti di apprendimento. Così anche l’inaspettato diventa occasione per fare ricerca partendo dai bambini.
«Crediamo in una pedagogia attiva che deve orientarsi al metodo e alla prassi didattica, puntando a sviluppare nei bambini un approccio critico e consapevole al sapere, all’apprendimento, alle competenze – scrivono i docenti – L’approccio critico è indagine tramite esperienza che stimola un’intelligenza anche operativa. In tale prospettiva noi docenti ci poniamo come i facilitatori del processo di scoperta dei bambini partendo dai suoi bisogni per accompagnarlo nell’esperienza dell’apprendimento in chiave sperimentale, di ricerca e di indagine».
Sosteniamo una scuola che sia comunità, che sia cooperativa attraverso uno scambio attivo e costante con il territorio e con le famiglie. Sogniamo e vogliamo essere una scuola diffusa, una scuola in natura e ci impegniamo in una didattica attiva che si svolge in ambienti esterni alla scuola e che è impostata sulle caratteristiche del territorio e del contesto sociale e culturale in cui la scuola è collocata.Il paese diventa così il primo luogo in cui partecipare alla costruzione della società, di un tessuto sociale solidale e responsabile in cui tutte/i si esprimono, imparano e insegnano con reciprocità.

Una giornata di Outdoor education a Cazzago
Partendo dai quattro elementi naturali ACQUA – TERRA- ARIA – FUOCO i bambini si sono divisi in quattro gruppi misti che si sono mossi ciascuno su quattro stazioni itineranti.
• Stazione terra (letteraria- creativa) dove hanno letto albi illustrati , miti e poesie su cui si sono confrontati, individuandone le parole chiave. Hanno cantato e parlato di sostenibilità ambientale esprimendo idee e pensieri e piantando semi.
• Stazione fuoco (filosofica ) dove a partire dal Fuoco sono nate impressioni, domande e riflessioni.
• Stazione acqua (artistico- espressiva) dedicata alla creatività, ai colori e alla manualità partendo dal dipinto impressionista di Monet “Lo stagno delle ninfee.
• Stazione aria (scientifico-creativa) partendo dai miti e passando per la rosa dei venti, i bambini hanno provato alcuni esperimenti scientifici in modo creativo e fantasioso per poi riflettere sulle leggi fisiche che ne permettono il funzionamento.
Ogni gruppo ha sperimentato tutte le stazioni, per potersi poi confrontare con i compagni, discutendo le proprie idee e osservazioni nel rispetto di quelle altrui in uno spirito di confronto e rispetto.
«Oggi più che mai crediamo in una scuola che più che fornire risposte possa stimolare la ricerca e promuova il benessere e l’apprendimento di tutti e di ciascuno, avendo come orizzonte la formazione alla cittadinanza attiva».
Alla giornata hanno partecipato anche il sindaco di Cazzago Brabbia Emilio Magni, la narratrice Betty Colombo e il pescatore Luigi Giorgetti (il Negus).
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