La Pro Patria è salva: superato 2 a 1 il Mantova a Busto Arsizio
Vittoria e festa per i tigrotti, salvi dopo una stagione piena di ostacoli e difficoltà. Decisiva la doppietta di Stanzani, a cui ha risposto nel recupero Monachello. Ancora 90 minuti per credere nei playoff
Una grande festa, almeno sul campo, quella di oggi allo stadio Speroni, dove la Pro Patria ha conquistato la matematica salvezza dopo una stagione piena di ostacoli sul fronte societario. Nel penultimo turno del campionato i tigrotti di Busto Arsizio hanno superato 2 a 1 il Mantova grazie alla doppietta di Stanzani, autore di due bellissime perle realizzate tra le fine del primo tempo e l’inizio della ripresa. Ai virgiliani, contestati dai tifosi al triplice fischio, non è servito a nulla il gol in tuffo di Monachello arrivato troppo tardi, a 90’ secondi dalla fine.
Nell’ultima partita casalinga della stagione i ragazzi guidati da Massimo Sala salutano dunque i tifosi con le immagini di un grande gruppo unito, che settimana prossima andrà a Crema per giocarsi contro la Pergolettese l’accesso ai playoff, distanti appena un punto.
NOTA DELLA SOCIETA’: Direttore, staff, giocatori e collaboratori non rilasceranno alcuna dichiarazione
(I motivi – supper impliciti – sono in riferimento alla situazione societaria, con l’annuncio del Consorzio Sgai di vendere la Pro Patria nella settimana decisiva del campionato, ndr).
FISCHIO DI INIZIO – La settimana della Pro Patria non era assolutamente iniziata nei migliori dei modi: da digerire c’era infatti la sconfitta di Salò e l’annuncio da parte del presidente Citarella della vendita del club. In conferenza stampa Sala aveva però detto che la squadra era unicamente concentrata sul campo, con la salvezza da conquistare.
Per raggiungere l’obiettivo, paragonato dal direttore sportivo Turotti al triplete (dopo lo scudetto di Serie D e i playoff dello scorso anno), Sala si affida a un undici titolare (352) diverso da quelli visti nelle ultime settimane, in parte anche per le defezioni bustocche in difesa. Assenti Molinari e Sportelli, per i bustocchi il veterano Fietta si sposta centrale della difesa a tre insieme a Boffelli a sinistra e Saporetti a destra. Sulle ali Pierozzi ritorna sulla sua corsia, quella di destra, mentre Galli si allarga da mezzala a sinistra, in modo tale da poter garantire una maggiore copertura a una inedita e adatta difesa. La cerniera in mediana è guidata da Bertoni supportato dalla gamba di Ferri e dell’estro di Nicco, che agiscono alle spalle di Piu e Stanzani, vincitore del ballottaggio in attacco in una mossa che risulterà azzeccata da parte del mister. Tornato sulla panchina del Mantova, Lauro schiera invece il 433 al falso nueve dal momento che Guccione agisce alle spalle di Paudice e Monachello. Mix di tecnica e gambe nel centrocampo composto da Gerbaudo, Bruccini e Pedrini,in difesa il quartetto Bianchi, Checchi, Milillo Panizzi.
PRIMO TEMPO – Sotto un caldo sole primaverile i primi 45’ della partita sono di sostanziale equilibrio tra due squadre prudenti che giocano con grande attenzione per evitare passi falsi a 180′ minuti dalla fine della stagione. La Pro Patria scende in campo compatta e unita, come mostrato nella ripresa contro la Feralpi, lasciando sì l’iniziativa al Mantova ma senza mai abbassare il proprio baricentro. Al contrario, prova a sfruttare grazie al lavoro delle due punte le ripartenze, a pochi tocchi se pe vie centrali, oppure in corsa grazie ai polmoni di Pierozzi e Galli sulle corsie.
Al 15’ l’infortunio di Piu (stiramento), molto bravo come il compagno Stanzani a fare da collante tra attacco e centrocampo, sembra poter stravolgere i piani di Sala ma così non è e Parker – pur con qualche catechizzata dalla panchina – entra sempre più in partita svolgendo un prezioso lavoro da boa. I ritmi di gara sono spezzatati anche per le molte chiamate dell’arbitro Di Marco; in un eccesso di protagonismo il direttore di gara ammonisce tra l’altro il diffidato Nicco che chiedeva l’interruzione del gioco per un fallo subito a palla lontana. Le occasioni sono così poche, la Pro Patria risponde con Bertoni e Nicco da fuori area alle due conclusioni dell’ex Juventus primavera Gerbaudo prima che Caprile si prenda la scena dopo una maestosa parata a fine primo tempo: al 43’ un filtrante passa tra le maglie della Pro Patria e arriva tra i piedi di Monachello, l’attaccante ha tutto il tempo per stoppare e calciare a botta sicura verso l’incrocio dei pali ma il portierone con guantone alza la saracinesca e impedisce al Mantova di portarsi in vantaggio.
Al primo vero pericolo la Pro Patria si riporta sull’attenti e i tigrotti approfittano della momentanea assenza di Bruccini dal campo – dolorante alla testa in seguito uno scontro con Parker – per sbloccare la partita nell’ultimo minuto del primo tempo. Al terzo minuto di extra time a rompere gli equilibri è Leonardo Stanzani, il cui angolatissimo destro da fuori area non lascia scampo a Marone. Il pallone finisce nell’angolo basso della porta. Si va così negli spogliatoi con i bianco-blu ancora festosi per il vantaggio i virgiliani che recriminano con l’arbitro per aver concluso la prima frazione in inferiorità numerica (temporanea).
SECONDO TEMPO – Il secondo tempo si apre come si era chiuso il primo, nel segno di Stanzani. Al 2’ la Pro Patria raddoppia su uno schema vincente: apertura morbida di Bertoni a sinistra per Galli, colpo di testa verso l’area dove il Numero Sette stoppa, si gira e fa partire un’altra saetta nell’angolino basso valida per il 2 a 0.
Per non farsi agguantare dal Trento in classifica, il Mantova, sotto di due distante è costretto nel giro di 15 minuti a giocarsi le sue carte offensive, inserendo nella mischia un centrocampista offensivo come Piovanello e in attacco De Cenco. Il forcing disperato porta gli ospiti a sbilanciarsi in un paio di occasioni, una in particolare non sfruttata da Pierozzi in corsa, l’esterno all’entrata dell’area piccola anziché calciare a rete prova a testa bassa un ultimo dribling su Silvesteri.
Alla lunga però l’attacco del Mantova porta a una breccia nella porta di Caprile. Se le prime avvisaglie si erano viste su una conclusione di testa di De Cenco terminata fuori, a meno di 90 secondi dalla fine ad accorciare le distanze è il tuffo areo di Monachello, bravo rubare il tempo ai difensori e a leggere il cross da fuori area di Piovanello.
Il tempo di gara rimasto è però troppo poco e al triplice fischio i giocatori della Pro Patria vanno ed esultare sotto la curva e in mezzo al campo per la salvezza, che, visto il caos e l’incertezza che regna fuori dal rettangolo di gioco, appartiene solo ai tigrotti, al mister e al resto dello staff tecnico.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Ancora rifiuti abbandonati a Brenta, il sindaco: "Un danno all'ambiente e un'offesa verso i cittadini corretti"
Felice su Targhe false e grimaldelli in auto, due denunce e un uomo in fuga
massimiliano_buzzi su Ancora rifiuti abbandonati a Brenta, il sindaco: "Un danno all'ambiente e un'offesa verso i cittadini corretti"
eric67 su Cambiano le regole per auto elettriche e ibride a Varese: dai primi di febbraio niente più agevolazioni
Felice su "Giuro che mi sento meno sicuro". A Busto Arsizio il contropresidio degli antifascisti
Papi57 su A Varese le imprese sono sotto pressione: i costi energetici superano la media lombarda
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.