La sanità privata “ruba” medici agli ospedali pubblici? “Moratti spieghi se è regolare”
Eugenio Porfido, direttore generale dell'Asst Valle Olona, ha citato le cifre offerte a chi "procura" medici e infermieri. Il Pd gallaratese incalza: "Concorrenza sleale da controllare"
![ospedali Asst Valle Olona](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2021/10/ospedale-asst-valle-olona-1258209.610x431.jpg)
Ci sono realtà del privato «che offrono al proprio personale 1500 euro se portano un medico e 1000 euro per un infermiere».
È caccia agli operatori sanitari, sempre più ambiti. E secondo il direttore generale dell’Asst Valle Olona Eugenio Porfido ci sarebbero anche forme di “incentivi” che danneggiano pesantemente il pubblico.
«Sembra una forma di concorrenza sleale che meriterebbe di essere verificata» dice il consigliere comunale Pd Giovanni Pignataro. «Se queste “offerte” sono portate avanti dal privato convenzionato sarebbe grave, perché si indebolisce la sanità pubblica usando gli stessi pubblici che arrivano dalla Regione».
Per questo Pignataro chiede una audizione dell’assessore regionale Letizia Moratti in occasione della prossima, già prevista visita a Gallarate.
Il consigliere dem ha chiesto la convocazione della Commissione Speciale Sanità (appena insediatasi, due settimane fa), avendo letto che Fontana e la delegata Moratti verranno a Gallarate.
È in quella sede che il dg della Valle Olona Porfido ha fornito un quadro molto sconfortante della situazione. «Dato che le risposte date dal direttore rimanda agli enti superiori, chiediamo proprio alla Regione di dare una risposta sui disservizi: non vorranno mica venire a Gallarate solo per tagliare nastri?».
Medici sempre più ambiti e contesi
Al centro c’è la ormai cronica carenza di personale rilevata dalla Valle Olona, con il caso eclatante degli anestesisti, un “segmento” in affanno da due anni, con effetti deleteri su tutti i presìdi, come avevamo documentato anche con una inchiesta sui quattro ospedali di Busto, Saronno, Gallarate e Somma Lombardo (ottobre 2021, qui).
È proprio su questo punto che Porfido ha tracciato un quadro da un lato grave, da un lato di difficile approccio. «C’è tutto un mercato esterno che offre opportunità di ingaggio che noi non possiamo perseguire» aveva detto nella seduta del 12 aprile.
“1500 euro per un medico, 1000 per un infermiere”
Il Dg aveva citato proprio il caso dell’anestesia: «Qualche tempo fa un collega anestesista ci ha comunicato che smetteva di lavorare con noi. Gli ho fatto presente che questo comportava la decurtazione di tre mesi di stipendio per mancato preavviso, lui mi ha guardato sorridendo e ha detto: “che problema c’è? Chi mi assume mi ha già detto che me lo metto in stipendio”». Ha citato anche l’offerta di «1200 euro a seduta, senza guardie e senza notti» nel privato.
Ma le parole di Porfido sono andate oltre nel dipingere la concorrenza tra sanità pubblica e sanità privata: «Ci sono realtà che offrono, tra virgolette, al proprio personale 1500 euro se portano un medico e 1000 euro per un infermiere. Questo è il mercato che si sta sviluppando». Una dinamica che il pubblico non può contrastare e che secondo il consigliere Pd andrebbe verificato.
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