L’Anpi di Azzate: “Tutte le associazioni condannino i gruppi nazifascisti che agiscono in paese”
Una presa di posizione per esprimere solidarietà al primo cittadino Bernasconi e chiamare a raccolta chi opera sul territorio
L’Anpi di Azzate esprime solidarietà al sindaco Gianmario Bernasconi preso di mira da gruppi nazifasciti. Il primo cittadino è stato spesso oggetto di attacchi personali da parte di frange estremiste: striscioni, manifestini per contestare il suo operato esposti anche in occasione di eventi culturali. E insieme a lui anche scrittori e giornalisti che hanno scritto di partigiani e resistenza.
Così l ‘Anpi di Azzate ha deciso di scendere in campo ma soprattutto ha deciso di chiamare a raccolta le associazioni azzatesi. “Anpi vuole rivolgersi alle associazioni che operano sul territorio per condividere la condanna delle azioni messe a segno dal gruppo di ispirazione nazifascista che fa sentire la propria presenza sul territorio – si legge in un comunicato- . Ci si è decisi a questo passo dopo avere assistito alle straordinarie e toccanti iniziative messe in campo dalle realtà associative per portare supporto e aiuto là dove vi sia la necessità; iniziative rivelatrici di un radicato spirito di condivisione dei valori costituzionali italiani. Questi stessi valori interpellano le menti e i cuori rispetto ai deliri di chi vi si opponeva ottant’anni fa e che si ripresenta ora, con arroganza.
Il sostegno a chi cerca di contrastare simili derive non è una qualifica politica, è una qualifica di civiltà e di rispetto delle leggi. Non sono solamente Francesco Filippi, Chiara Colombini, Paolo Berizzi, ANPI Azzate o Gianmario Bernasconi ad essere messi in discussione da DO.RA; si tratta di difendere l’istituzione democratica di un sindaco, la ricerca storica, un giornalista d’inchiesta e una associazione che porta avanti i principi del vivere comune.
Si tratta- in altre parole_ di salvaguardare il nome di Azzate che da un lato ha una vita associativa che fa della solidarietà il faro trainante e dall’altro rischia di diventare famosa solo per gli atti vili e illegittimi di un gruppetto neonazista. Chi si riconosce nella Costituzione, batta un colpo, si unisca per sradicare un male profondo che affligge Azzate»
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