L’assemblea popolare di Busto Arsizio in piazza il 1° Maggio
Oltre alle storiche rivendicazioni sulla gestione della pandemia (green pass e vaccini) ora allarga la propria piattaforma di protesta al lavoro precario e sottopagato
L’assemblea popolare di Busto Arsizio, molto attiva nei mesi della pandemia contro il green pass al lavoro e scettico sui vaccini, sta cambiando pelle ora che le restrizioni dei mesi scorsi iniziano a cadere una dopo l’altra. La voglia di scendere in piazza, però, c’è ancora e i problemi dei lavoratori col green pass non sono ancora stati superati quindi il 1° maggio (ore 15,30 piazza Santa Maria) ritornerà a manifestare con una piattaforma di rivendicazioni più ampia.
«Col passare del tempo abbiamo perso la memoria collettiva riguardo questa data, con essa anche la consapevolezza dei rapporti sociali in cui siamo inseriti. La perdita di questa consapevolezza ha permesso a lorsignori di trascinarci nel baratro dell’indifferenza, della sottomissione e dell’ignavia, fino a giungere alle condizioni di vita attuali. Negli ultimi decenni i vari governi che si sono susseguiti hanno perpetrato politiche lavorative volte a favorire gli interessi dei ricchi, che sono sempre più avidamente e schifosamente ricchi. A livello mondiale, l’1% delle famiglie più ricche possiede il 43% di tutta la ricchezza personale, mentre il 50% più povero detiene appena l’1%. Questo 1% più ricco sono tutti milionari in termini di patrimonio netto (oltre ai debiti) e sono 52 milioni. All’interno di esso, ci sono 175 mila super-ricchi con un patrimonio netto di 50 milioni di dollari, un numero minuscolo di persone (meno dello 0,1%) che detiene il 25% della ricchezza globale. (fonte: https://www.credit-suisse.com/…/global-wealth-report.html)» – questa la loro rivendicazione.
Proseguono: «Durante questi mesi abbiamo avuto più modi e momenti per confrontarci riguardo il mondo che ci circonda, una delle questioni che riguarda tutti è sicuramente quella del lavoro e tutto ciò che ne concerne. Ognuno ha vissuto e vive situazioni lavorative differenti e abbiamo individuati alcuni dei punti importanti su cui vale prendere parola».
Di seguito la piattaforma
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