Una mattina di festa in musica per ricordare il prof. Zecconello
All'istituto Gerolamo Cardano sabato viene inaugurata la sala dedicata all'amato professore. Un omaggio colorato e allegro, sulle note della canzone che generazioni di ragazzi gallaratesi hanno cantato con lui
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Un’aula per fare musica, per coltivare una passione: è quella che sarà inaugurata sabato alle Gerolamo Cardano di via Bellora, ad Arnate, e che porterà il nome di Sante Zecconello, amatissimo professore delle scuole medie (e non solo) scomparso improvvisamente nell’agosto del 2021.
L’inaugurazione è fissata per sabato mattina, 23 aprile, alle ore 11.30. Un momento di grande festa, senza tristezza: «Sarà un tributo a Sante e a come interpretava la musica» dice Carla Sommaruga, coordinatrice delle secondarie di primo grado dell’IC Gerolamo Cardano. Un omaggio colorato, affettuoso, con un murale, le canzoni, i ricordi dei ragazzi e delle ragazze delle ultime classi in cui ha insegnato Zecconello.
Sarà scoperta la targa in suo ricordo, «voluta dai genitori», ci sarà un grande manifesto con i disegni, i grazie, le frasi degli studenti. Saranno proiettati due video, «di cui uno accompagnato da un brano scritto da un suo ex alunno».
Oltre che al liceo musicale Bausch, l’impegno principale per Zecconello, per anni, è stato alle scuole medie, proprio alle Gerolamo Cardano: iniziò nella sede all’ultimo piano di piazza Giovane Italia (sopra l’Ipsia. Foto di apertura: 1991), proseguì in via Bottini in centro e seguì poi il trasferimento nel nuovo Istituto Comprensivo.
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Un professore amatissimo da ragazzi e ragazze, per la sua simpatia e l’ironia usata anche nelle lezioni teoriche, per la capacità di trascinare tutta la classe, in un rapporto anche emotivo e immediato con la musica, per la voglia di suscitare curiosità verso i vari generi musicali (senza dimenticare poi l’attenzione a chi mostrava più capacità per uno strumento).
Sul muro le note della Canzone degli angioletti
Uno degli strumenti che usava per coinvolgere tutti era il canto, forma spontanea di espressione dell’essere umano, antichissima e insieme così naturale da sapere prendere tutti, dai più capaci ai meno intonati.
Generazioni intere di ragazzi gallaratesi ricordano la “Canzone degli angioletti”, grande classico di Zecconello, a volte proposto in medley con altri pezzi, con l’accompagnamento della chitarra in classe. Un brano che risuona in molti e che è stato scelto – non a caso – per il murale che decora l’aula di musica e che sarà svelato sabato: sui muri dell’aula si snoda il pentagramma con la partitura della canzone, che accompagna verso l’omaggio al prof.
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Un concerto degli alunni di Zecconello, da Busto a Gallarate
Dopo l’inaugurazione (a ingresso ristretto) ci sarà poi un’altra parte, con «un concerto nel salone al piano superiore con i ragazzi del liceo musicale Bausch e della scuola musica del liceo Candiani, che interpreteranno anche un brano scritto da Sante con il fratello Stefano Zecconello».
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