Openjobmetis, esonero shock di Roijakkers: rotto il rapporto con la squadra
Il comunicato parla di "condotta non in linea con i principi del club" (come avvenne per Caja). Le frasi pesanti nei timeout e un intervallo da "ferri corti" hanno fatto precipitare la situazione. Squadra affidata a Seravalli
È un vero e proprio fulmine a ciel sereno quello che stamattina, giovedì 14 aprile, si è abbattuto sul mondo del basket biancorosso: Pallacanestro Varese ha comunicato infatti di aver sollevato Johan Roijakkers dall’incarico di allenatore della Openjobmetis con pochissime parole, «a causa di una condotta non in linea con i princìpi del club».
La guida tecnica della squadra è stata quindi affidata ad Alberto Seravalli, l’assistente di Roijakkers (e prima ancora di Vertemati) che aveva già diretto i giocatori in occasione della prima gara con Venezia quando l’olandese, appena ingaggiato, sedette in tribuna.
Bocche cucite, per il momento in società, ma la motivazione contenuta nel comunicato e alcune testimonianze raccolte da Varesenews nei minuti bollenti seguiti all’esonero portano in una direzione. Il rapporto tra Roijakkers e i giocatori si è guastato e alla società non sarebbero piaciuti i modi tenuti dal tecnico nei confronti dei suoi uomini.
«Don’t be a fucking pussy» (Non essere una fighetta) o «You produce shit» (Tu combini merda) sono solo due delle frasi urlate da Roijakkers durante i timeout (la prima a Caruso, la seconda a Reyes) e ascoltate nitidamente da chi si trovava nelle vicinanze della panchina della Openjobmetis durante il match perso con Trieste. Parole che volano, talvolta, nelle fasi concitate del gioco e che da sole non basterebbero a spiegare un esonero. A quanto pare però, soprattutto nell’intervallo, l’allenatore avrebbe ampiamente superato i limiti. E la squadra, al rientro in campo, ha accusato il colpo cedendo in modo netto davanti a una buona Allianz.
Se il quadro fosse confermato ci troveremmo davanti a un caso simile a quello che ha coinvolto Attilio Caja nel settembre 2020: gli eccessi verbali e comportamentali di “Artiglio” vennero puniti con l’allontanamento per bocca, soprattutto di Toto Bulgheroni che condivise la decisione con Andrea Conti e – si disse allora – il giocatore più rappresentativo, ovvero Luis Scola. Colui che oggi, da plenipotenziario, ha in mano le redini della Pallacanestro Varese.
Dopo la sconfitta di ieri, la Openjobmetis si trova in una situazione tornata difficile in chiave salvezza, con la partita esterna sul campo di Tortona (a Casale Monferrato, sabato 16) alle porte. Il calendario prevede poi la sfida decisiva a Masnago con la Fortitudo e due match sulla carta durissimi con Brescia e Sassari. Battendo i bolognesi, Varese sarebbe salva, altrimenti bisognerà mettere in carniere come minimo un successo con le altre rivali, però in questo momento i biancorossi sono di nuovo sul filo del rasoio.
ROIJAKKERS A VARESE
Arrivato a gennaio 2022 con la squadra in fondo alla classifica, sotto la guida del coach olandese la squadra ha collezionato una serie incredibile di risultati positivi: vittorie con Trento, Venezia, Reggio Emilia, Cremona, Napoli, Brindisi, intervallate dalle sconfitte con Virtus Bologna, Milano, Pesaro. Tra domenica 10 e mercoledì 13 aprile sono arrivate due sconfitte in casa contro Treviso e Trieste, e ora la classifica preoccupa: la Pallacanestro Varese è a quota 22 punti, sei punti più della zona retrocessione, ma con un calendario complicato.
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