Torna a volare il “Caproncino”, il più antico idrovolante del mondo
Venerdì 8 aprile all’Hangar dell’Idroscalo in Piazzale Somaini, l’Aero Club Como presenta al pubblico il Caproni Ca. 100 I-ABOU, noto con il nome familiare di ‘Caproncino’ realizzato nel 1935
Venerdì 8 aprile alle ore 11:30, all’Hangar dell’Idroscalo di Como, in Piazzale Somaini, l’Aero Club Como presenta al pubblico il Caproni Ca. 100 I-ABOU, noto con il nome familiare di ‘Caproncino’, sottoposto negli ultimi tre anni a una revisione generale.
L’aereo, del 1935, acquisito dall’Aero Club Como nel 1946, fu l’emblema della rinascita dell’aviazione comasca dopo i drammatici eventi bellici della II guerra mondiale, durante i quali tutti gli aerei presenti negli anni Trenta vennero dispersi o distrutti.
L’aereo, alla fine degli anni Sessanta, non fu più in condizioni di volare e finì abbandonato all’aperto in un cortile, deteriorandosi in tutte le sue parti. Finché un socio del Club, Gerolamo Gavazzi, decise di intervenire con un’estesissima e avventurosa operazione di restauro, che riportò l’aereo alla gloria del volo nel 1991.
Oggi, dopo un nuovo intervento di revisione generale, con il motore rimesso a nuovo da un’azienda inglese specializzata in motori d’epoca e il resto dell’aereo ricondizionato dall’officina del Club, l’aereo è tornato in linea di volo più bello e vispo che mai.
Nella giornata della presentazione l’aereo sarà visibile a terra e in volo e ne descriveranno le caratteristiche e le ultime vicende il “patron” Gerolamo Gavazzi, Enrico Guggiari, presidente dell’Aero Club Como, Cesare Baj, vicepresidente, Carlo Novati, il più giovane pilota abilitato all’impiego della macchina, e un pilota che si avviò a una prestigiosa carriera aeronautica partendo proprio dal brevetto a Como sul ‘Caproncino’ nei primi anni Sessanta.
Nel corso dell’evento, aperto al pubblico, sarà distribuito un libretto sull’aereo, appositamente preparato per l’occasione.
L’iniziativa si svolge nell’ambito dell’ambizioso progetto dell’Aero Club Como di ricostituzione della flotta storica, quella che il Club operò dal dopoguerra agli anni Sessanta, comprendente anche l’anfibio Republic “Seabee”, già acquisito, e il Macchi MB-308, che il Club possiede ma che richiede un notevole intervento di restauro. Il Club possiede altri due aerei d’epoca, i Cessna L-19 “Birddog” con livrea mimetica militare, già usati in Corea e in Vietnam e poi dall’Esercito Italiano.
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