Agente della Polizia Locale estrae l’arma per allontanare i ragazzi, è polemica a Besozzo
Alcuni ragazzi presenti hanno scattato delle foto e su Instagram sono state postate delle “storie”, raccontando l'accaduto ai genitori. Il sindaco Riccardo Del Torchio sta cercando di ricostruire i fatti

Un folto gruppo di ragazzini in moto, alcune decine, molti dei quali minori: arriva una pattuglia della polizia locale e uno degli agenti estrae l’arma pronunciando alcune frasi che generano il fuggi fuggi generale. È successo nella giornata di domenica 15 maggio in via Leonardo Da Vinci a Besozzo, una zona poco distante al tratto finale della strada statale 629, sulla destra provenendo da Malgesso.
A lamentarsi del fatto alcuni genitori che hanno informato Varesenews e che starebbero valutando di formalizzare il tutto con un esposto. “Mio figlio è venuto a casa domenica molto spaventato, ha riferito che un agente della polizia locale è sceso dall’auto con l’arma in pugno pronunciando frasi minacciose, della serie ‘il primo che non se ne va gli sparo’. L’altro agente a quel punto ha consigliato a mio figlio di scappare e andarsene”.
Alcuni ragazzi presenti hanno scattato delle foto e su Instagram sono state postate delle “storie” che riprendono l’auto di servizio della polizia locale di Besozzo parcheggiato di fronte ad un’azienda.
Il sindaco Riccardo Del Torchio sta cercando di ricostruire i fatti anche attraverso una relazione che il comandante della polizia locale ha chiesto agli agenti di pattuglia. «Abbiamo avuto diverse segnalazioni di ragazzi che si trovavano in quella zona e alcune lamentele, quindi abbiamo organizzato pattuglie di servizio. Da una primissima ricognizione sui fatti, sembra che un agente abbia estratto l’arma, senza inserire il colpo in canna, una volta sceso dall’auto dopo essersi trovato di fronte a un vero e proprio raduno con moltissime moto. Probabilmente l’agente ha percepito una situazione di pericolo».
Il sindaco ha specificato che è in attesa del rapporto della polizia locale per meglio comprendere i dettagli della vicenda: «Incontrerò i genitori che hanno chiesto un colloquio con me», ha concluso Del Torchio.
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I genitori prima di lamentarsi dovrebbero fare un bel esame di coscienza e chiedersi se hanno educato i propri figli a comportarsi in modo adeguato nelle varie situazioni. Troppo spesso si giustificano azioni scorrette a prescindere.