Al via i lavori di restauro dell’antico organo del Brinzio
L'antico strumento musicale della chiesa verrà portato a giorni alla Mascioni Organi per il restauro. "Tornerà in chiesa per Natale e intanto organizzeremo feste per ripagare le spese"
Sono iniziati in questi giorni i lavori di restauro dell’antico organo della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Brinzio. L’antico strumento musicale è stato smontato per essere portato alla Mascioni Organi di Cuvio dove trascorrerà i prossimi mesi nelle mani di esperti artigiani. «Prima di Natale tornerà al suo posto», racconta Ettore Piccinelli, cittadino di Brinzio che fin dall’inizio si è impegnato per riportare a nuova vita l’organo della chiesa: «L’operazione si è dimostrata più complessa del previsto e la pandemia ha rallentato tutto, ma siamo felici di poter sistemare e conservare uno strumento del 1874, della rinomata marca Maroni Biroldi. Non so come abbia potuto resistere fino ad oggi in quelle condizioni, probabilmente è stato tenuto su da qualche Santo».
Piccinelli spiega che la volontà di restaurare l’organo della chiesa è nata per rendere omaggio a Mario Vanini, organista per cinquant’anni, scomparso nel 2019. «L’idea è stata della moglie Carmen Visinoni e da lì è partito tutto». Il restauro dell’antico organo ha un costo complessivo di 133mila euro: «La metà li abbiamo recuperati grazie ad un contributo della Cei (Conferenza Episcopale Italiana). Inoltre, in molti ci hanno aiutato con alcuni contributi e siamo arrivati a coprire il costo fino a 115mila euro. Durante l’estate organizzeremo diversi momenti di festa con tutta la comunità per raccogliere i fondi mancanti».
Inoltre, è sempre possibile donare tramite bonifico all’iban dedicato IT53J0538710816000042338329. A coloro che contribuiscono alla raccolta fondi viene consegnato l’attestato di ringraziamento ufficiale.
L’organo della parrocchia dunque, tra qualche mese sarà pronto per tornare a suonare grazie all’impegno di Ettore, Carme e di tutta la comunità brinziese e non solo.
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