Archivio storico di Voldomino riordinato: recuperata la storia di quasi due secoli
Dal 1808 al 1928. Tra chicche e nuove scoperte, giovedì 19 maggio al Circolo Risorgimento della frazione di Luino si è tenuta la presentazione dei documenti riordinati
Giovedì 19 maggio allo storico Circolo Risorgimento di Voldomino inferiore, riaperto per l’occasione, la responsabile dell’Archivio Storico del Comune di Luino, la dott.ssa Anna Sassella, ha presentato ad un folto pubblico di voldominesi e di appassionati di storia presente, la conclusione delle sistemazione delle carte d’Archivio dell’allora comune di Voldomino, ora frazione di Luino.
L’archivista dott. Giovanni Dilda ha presentato i documenti che, a partire dal 1808 fino 1898, raccontano della Repubblica cisalpina, filofrancese, del Lombardo Veneto austriaco e del Regno d’Italia, mentre la dott.ssa Sarah Quaresma quelli che parlano della fine del secolo (1899) fino al regime fascista (1928).
Le carte archiviate e riordinate riguardano la vita amministrativa, sociale, politica e religiosa del comune di Voldomino e, in particolare, spiegano della Congregazione di Carità con relativi lasciti famigliari, i rapporti non sempre buoni tra amministrazione e parrocchia, la costruzione dell’asilo e della scuola primaria pubblica e quella di edifici, strade e ponti sulla Tresa, che coinvolgevano i comuni limitrofi.
A seguito dell’intervento del presidente del Circolo Bernardo Pastori, del sindaco di Luino Enrico Bianchi e del prof. Giovanni Petrotta, ricercatore storico locale, si è aperta una vivace discussione con interventi di voldominesi doc e di appassionati di storia.
Grazie al riordino eseguito, si è venuto a sapere che, durante le elezioni politiche del 1919, Voldomino fu il secondo comune in tutta Italia ad aver visto più del 60% – lì si era registrato il 77% – dei voti a favore dei socialisti.
Si è inoltre parlato dell’ultimo sindaco socialista del paese Ulisse Mondini e della “mitica” bandiera “Bella Tognina”: grande vessillo rosso con ricamato al centro una bellissima donna ignuda con la fioccala accesa, ricordata dal poeta Vittorio Sereni. Bandiera rossa voldominese che i fascisti, dopo esser saliti al potere con la “marcia su Roma” nel 1922, volevano sequestrare e bruciare e che invece i voldominesi nascosero per tutto il periodo della dittatura per poi farla riapparire in piazza Piave il 24 aprile 1945, giorno della Liberazione del fascismo.
Presenti all’incontro, oltre ai voldominesi doc, alcuni iscritti al Circolo, il parroco di Voldomino don Ennio Campoleoni, la vicesindaco Antonella Sonnessa, l’assessora Elena Brocchieri, i consiglieri Valeria Squitieri e Giuseppe Cutrì, la storica Francesca Boldrini col marito Carlo Cattaneo, Enrica Nogara e Ulisse Dozzio, il nipote di Ulisse Mondini, ultimo sindaco socialista del paese.
La serata si è conclusa con una lieta bicchierata all’esterno del Circolo Risorgimento offerta dal Presidente Bernardo Pastori.
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