Quando i cambiamenti climatici vanno in tribunale: due giorni di convegno internazionale all’Università dell’Insubria
Oggi e domani nel Chiostro di Sant’Abbondio «Climate change litigation: a comparative law perspective», evento organizzato dal Dipartimento di Diritto economia e culture per fare il punto sul contenzioso legato all’ambiente

I cambiamenti climatici in tribunale: l’Università dell’Insubria ospita oggi e domani una conferenza internazionale di grande attualità, organizzata dal Dipartimento di Diritto economia e culture nelle sale del Chiostro di Sant’Abbondio, a Como. «Climate change litigation: a comparative law perspective» mira a fornire la più ampia panoramica del contenzioso sui cambiamenti climatici, comprenderne le tendenze più recenti e identificare le possibili ragioni della sua rapida diffusione a livello globale. Tra i relatori da tutto il mondo: giudici delle Corti Supreme, Ong ambientali e climatiche, studi legali internazionali, studiosi di diritto.
Il convegno si svolge nell’ambito delle attività del Dottorato nazionale di ricerca in sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici coordinato da Mario Martina, con il supporto dell’European Environmental Law Forum (EELF) e della Società italiana di ricerca in diritto comparato (SIRD) presieduta da Michele Graziadei. Hanno introdotto i lavori: Barbara Pozzo dell’Università dell’Insubria e Gita Gill della Northumbria University.
Secondo l’ultimo rapporto dell’IPCC, l’Intergovernmental panel on climate change, «i cambiamenti climatici indotti dall’uomo, inclusi gli eventi estremi più frequenti e intensi, hanno causato impatti negativi diffusi e conseguenti perdite e danni alla natura e alle persone», colpendo in modo sproporzionato i più vulnerabili e generando così richieste di giustizia climatica. È fondamentale evitare che il riscaldamento globale superi 1,5°C nei prossimi decenni, e «il fallimento dell’azione per il clima è il rischio più impattante e il secondo più probabile a lungo termine» identificato nell’ultimo Global Risks Perception Survey del World Economic Forum.
Secondo il rapporto del 2021 pubblicato dal Grantham Research Institute on Climate Change and the Environment, «il contenzioso sui cambiamenti climatici continua a crescere d’importanza come mezzo per far avanzare o ritardare un’azione efficace sul cambiamento climatico»: oltre 1000 casi sono state depositate tra il 2015 e il 2021, con un notevole aumento del numero delle cause strategiche.
Il contenzioso sui cambiamenti climatici può essere definito come l’insieme delle azioni legali che sottopongono questioni di diritto o di fatto relative ai cambiamenti climatici ai tribunali di tutto il mondo, indipendentemente dalla giurisdizione.
Nella prospettiva della ricerca comparatistica, il contenzioso sui cambiamenti climatici desta grande attenzione come fenomeno globale, con importanti ricadute locali, che viene sempre più portato all’attenzione del vasto pubblico grazie alla crescente accessibilità dei dati, della maggiore sensibilità delle giovani generazioni e della fiorente rete all’interno delle comunità legali, ambientali e accademiche.
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