Il capo dei Do.Ra Alessandro Limido condannato a Varese a 4 mesi per oltraggio a pubblico ufficiale

I fatti si riferiscono alla serata del 4 novembre 2019 quando a Palazzo Estense avvenne il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre

giudiziaria

Quattro mesi di carcere più il pagamento delle spese processuali, con pena sospesa: il giudice monocratico di Varese Andrea Crema ha condannato mercoledì Alessandro Limido, capo della formazione neonazista varesina Do.Ra. (comunità militante dei 12 raggi) per le offese pronunciate alla polizia e al vice questore di Varese Leopoldo Testa. I fatti si riferiscono alla seduta consiliare del 4 novembre 2019 quando Varese deliberò per concedere la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre: la polizia propose ai Do.Ra di far entrare una rappresentanza di due persone nella sala già gremita di pubblico, decisione che irritò il capo dei neonazisti varesini che ebbe un alterco col dirigente superiore di polizia e pronunciò ad alta voce la frase «Siete tutti dei pezzi di m…., a partire dal vice questore».

La denuncia partì d’ufficio. La condanna chiesta dal pubblico ministero Nicola Ronzoni è stata di 6 mesi, la richiesta dei difensori Luca Portincasa e Gabriele Bordoni è stata invece l’assoluzione a fronte della scriminante invocata, cioè la mancanza di motivazioni da parte delle autorità di pubblica sicurezza per impedire l’accesso all’aula.

Ma il giudice non è stato dello stesso avviso e ha condannato concedendo le attenuanti generiche. La difesa, in aula con l’avvocato Portincasa ha annunciato l’appello. Limido è stato di recente condannato a tre mesi di carcere e 200 euro di multa per una manifestazione non autorizzata a Duno sempre nel novembre 2019 quando venne esposto uno striscione riportante la scritta “San Martino sangue d’Europa”.

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Pubblicato il 18 Maggio 2022
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