A Cesarina Del Vecchio la menzione speciale Rosa Camuna: “Sono emozionata e onorata”

Da oltre 30 anni è al fianco di persone con disabilità intellettive e relazionali. Nel 1999 contribuì a far nascere la Fondazione Piatti che oggi segue oltre 450 persone da 2 a 80 anni nei suoi 16 centri

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Nel lontano 1987 era la madre di un ragazzo con disabilità. Aveva bisogno di aiuto, supporto, strumenti per vederlo crescere e sviluppare le sue autonomie. Non le ci volle molto per capire che c’era bisogno di ulteriori strumenti, spazi, occasioni per dare risposte alla disabilità intellettiva o relazionale. 

Con alcuni compagni di un viaggio iniziato nel centro diurno a Bobbiate, nel 1999 si mise a capo della realtà varesina della Fondazione Renato Piatti ( dedicandola al marito scomparso nel 1982 con cui aveva condivido l’esperienza all’interno di Anffas Varese), nata dalla costola di Anffas Varese fondata nel 1978. Venne prima aperto un spazio a Bobbiate e poi a Bregazzana per poi proseguire, con strutture, servizi, percorsi in aiuto di chi affrontava le proprie disabilità:La missione di FP è far sì che le persone con patologie psichiche e intellettive e le loro famiglie possano vivere la miglior condizione di benessere possibile nell’arco di tutta la loro esistenza senza discriminazioni fondate sulla disabilità, creando le condizioni per sviluppare o recuperare le loro capacità ed autonomie e per favorirne l’inclusione sociale”. 

Quel percorso, affrontato sempre con il sorriso, anche nei momenti più difficili e bui, ha portato la presidente Cesarina Del Vecchio a essere premiata da Regione Lombardia con la menzione speciale della Rosa Camuna, massima onorificenza lombarda.
La notizi del riconoscimento a le è arrivata da Milano inaspettata e preferisce rimandare ogni commento per potersi rendere bene conto limitandosi ad affermare: «
Visto il significato del riconoscimento sono sorpresa, emozionata ed onorata».

In 35 anni, la Fondazione ha fatto tanti passi avanti, è cresciuta in termini di offerta e accoglienza, ha diversificato la sua proposta e raccoglie attorno a sé anche la presa in carico precoce dei bambini con disturbi dello spettro autistico.

Una comunità, quella della Fondazione, che ospita oltre 450 persone di 2 agli 80 anni, ha più di 300 dipendenti, medici, terapisti, educatori, 16 sedi e ancora progetti da sviluppare

 «A ripensare a quel lontano 1987 quando tutto è iniziato –  aveva commentato qualche anno fa la presidente Cesarina Del Vecchio presentando il bilancio sociale – vedere questi numeri un po’ emoziona. Abbiamo fatto tanta strada, abbiamo incontrato genitori e amici che ci hanno aiutato a costruire tutto quello che oggi presentiamo. Abbiamo un ottimo rapporto con il territorio, testimoniato dalle donazioni di privati e aziende. L’orgoglio di avere dei riscontri positivi come testimonia la customer che ci assegna un punteggio di 4,5 su un massimo di 5 punti. Ma anche vedere la nostra popolazione che va dai 2 anni agli 80 a testimoniare che noi offriamo servizi per tutto il cammino e che l’aspettativa di vita si è elevata».

Le motivazioni della richiesta del Premio presentata da Anffas Varese:

Abita a Varese dal 1969, anno in cui si è sposata con Renato Piatti. Renato è morto nel 1982 lasciando due figli piccoli, Stefano (1970) e Mauro (1972). A Mauro, suo marito, aveva dedicato gli ultimi anni della sua vita credendo fermamente in un intervento riabilitativo precoce e continuativo. Dal 1978 Cesarina e Renato sono diventati soci Anffas ricostituendo l’associazione locale di Varese. Hanno contattato genitori, parlato con i Comuni, cercato spazi e professionisti, arrivando anche a realizzare un piccolo servizio pomeridiano per 4 bimbi che necessitavano di intervento riabilitativo quasi individualizzato. Nel 1982 Renato morì, in 5 minuti, di infarto, senza alcun sintomo premonitore. Dopo i primi mesi ha ripreso in mano l’Associazione nella quale lui tanto credeva e ne è diventata Presidente, rivestendo questa carica sino a maggio 2011. Nel 1987, insieme ad altre 4 famiglie ha avviato una sorta di centro diurno a Bobbiate. Nel 1991, insieme ad altri amici volontari, ha costituito l’Associazione sportiva ASA-VARESE, tuttora attiva. Negli anni successivi – con amici e collaboratori – ha dato vita a diversi servizi per persone con disabilità intellettiva. Non si è fermata a creare solo la soluzione per il proprio figlio. Nel 1999 avendo, ormai circa 80 dipendenti e dando risposta ad altrettanti ospiti ha contribuito a costituire la Fondazione “Renato Piatti” onlus ente a marchio Anffas. Dal 2004 al 2008 è stata Presidente di Anffas Lombardia. Nel 2010 è stata nominata Consigliere di Anffas Nazionale con l’incarico di coordinare le Associazioni Regionali Anffas. Oggi – 40 anni dopo la morte improvvisa del marito Renato – è Presidente di Fondazione Renato Piatti che nel frattempo è diventata una realtà con 18 unità di offerta accreditate presso Regione Lombardia con oltre 400 collaboratori e che si prende cura di oltre 600 persone di cui circa 200 bambini e ragazzi con autismo. Grazie alla sua attenzione e sensibilità anche in periodo Covid si sono cercate soluzioni innovative per mettere sempre al centro la Qualità della vita delle persone.

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Pubblicato il 05 Maggio 2022
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