Firmato l’accordo alla Sda di Gazzada, si torna a consegnare ma l’arretrato è tanto
Dopo cinque giorni la protesta di un centinaio di autisti della ditta in appalto che si occupa della consegna dei pacchi per conto della Sda è rientrata. Ma ora i pacchi sono in deposito a Milano e la consegna richiederà tempo
Cinque giorni di sciopero ma alla fine i lavoratori della Sda sono riusciti a strappare un accordo.
Da venerdì alle 14 la protesta di un centinaio di autisti della ditta in appalto che si occupa della consegna dei pacchi per conto della Sda è rientrata. Soddisfatti i dipendenti dell’azienda e Luigi Tabarro della Filt Cgil che ha condotto la trattativa. Accolte le richieste e apposta la firma al documento che mette nero su bianco le decisioni prese, l’attività è ripresa regolarmente oggi, lunedì 16 maggio.
Resta il grande problema dell’arretrato: sono moltissimi i pacchi che si sono accumulati in questi cinque giorni di sospensione dell’attività. I colli si trovano in un deposito a Milano e ora andranno recuperati e consegnati. Al ritardo dovuto allo sciopero, si aggiungerà quello per smaltire il lavoro fermo da giorni. I clienti Sda fremono, ma dovranno pazientare ancora.
Il comunicato sindacale
Dopo otto giorni di sciopero riprende regolarmente l’attività della filiale Sda di Gazzada Schianno. I lavoratori, che avevano incrociato le braccia per chiedere con forza il miglioramento della propria condizione di lavoro, riprendono a lavorare dopo il raggiungimento di un accordo con l’azienda.
“Abbiamo posto le basi” riferisce la Filt Cgil di Varese “per riprendere seriamente il dialogo sui temi oggetto della vertenza “e riteniamo di aver raggiunto l’obiettivo di aver impegnato l’azienda a intraprendere un percorso condiviso su problematiche oggettive che necessitano di un approccio ed un’analisi che solo il confronto costante tra azienda e sindacato, come espressione dei lavoratori, può assicurare. C’è ancora tanto da lavorare ma in un clima finalmente più disteso, si avvierà un percorso per far sì che si possa evitare di dover arrivare alla mobilitazione dei lavoratori”.
“Durante la protesta non è mancato il dialogo tra utenti in attesa del ritiro dei pacchi in filiale, che sottolineamo non è mai stato in nessun modo ostacolato, e i lavoratori in presidio, dove i lavoratori hanno chiesto comprensione agli utenti spiegando le ragioni della protesta e incassando la solidarietà di molti di essi”.
Normalizzata quindi la situazione sul territorio, alcuni temi comuni rimangono sospesi sul tavolo di discussione nazionale e saranno oggetto dello sciopero nazionale di tutta la filiera Sda proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per il prossimo 20 maggio con presidio a Roma di fronte alla sede nazionale di Poste Italiane azionista di maggioranza di Sda.
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