L’uso della bici in città, tavola rotonda con il sindaco di Legnano: “Connettiamo l’Alto Milanese”
Si è conclusa a Legnano la nona tappa di "Va in Giro" dove si è parlato della Bicipolitana e di come deve essere conveniente e sicuro usare la bicicletta in città

Si è conclusa a Legnano, con una tavola rotonda sull’uso della bicicletta nelle aree urbane la nona tappa di “Va in Giro”, il tour a piedi e in bicicletta alla scoperta della Provincia di Varese e l’Alto Milanese. Dopo avere pedalato da Tornavento lungo il Villoresi e la Greenway, il giornalista di Varesenews Roberto Morandi ha incontrato al parco Castello il sindaco Lorenzo Radice che poi nel giardino della Famiglia Legnano ha parlato del progetto della Bicipolitana, voluto per riconnettere percorsi ciclabili esistenti, ma attualmente frammentati: «L’obiettivo è rendere la bicicletta, anche in un tessuto urbano molto denso come Legnano, un mezzo sicuro, conveniente, veloce e comodo per spostarsi – ha spiegato Radice -. La bicipolitana si basa su una parte infrastruttutale, che prevede il completamento ogni anno di una linea ciclabile (al momento sono partite le prime due), e una parte comunicativa per rendere visibili i percorsi».
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La bicipolitana prevede però anche collegamenti con i percorsi ciclabili dei Comuni confinanti dell’Alto Milanese in un’ottica di interconnessione sovra-comunale: «Con un disegno a maglie, questi percorsi andranno a connettere Legnano con le città limitrofe – ha aggiunto il primo cittadino -. Come Patto dei Sindaci dell’Alto Milanese, stiamo inoltre lavorando al Biciplan di Città Metropolitana, che ha avuto una prima parte di finanziamento con il Pnnr: una delle linee scelte è la 15 che porterà un’autostrada ciclabile da Milano a Castellanza».
A sollecitare questi interventi infrastrutturali, per connettere le città dell’Alto Milanese, ma soprattutto un cambiamento culturale verso la mobilità dolce, erano presenti il presidente di Fiab Pedala Canegrate, Roberto Meraviglia, il referente bustocco di Fiab Varese ed esperto promotore di mobilità ciclistica (EPMC), Marco Fardelli e il referente di Ciclofficina Carlo Barbui, impegnati a promuovere l’uso delle due ruote a partire dalle nuove generazioni: «Serve un vero cambio culturale e questo deve partire dalle scuole».
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