I Mastini dell’hockey ripartono con tante ambizioni. Coach Deveze torna a Varese

Il presidente Carlo Bino, insieme a Matteo Malfatti, ha presentato la rinnovata società giallonera. "Nuovo palaghiaccio e giovanili indispensabili. Puntiamo alla zona alta della IHL". In arrivo due stranieri di alto profilo

Carlo Bino Matteo Malfatti hockey

Inizia con il ritorno in panchina di coach Claude Deveze il nuovo corso dell’hockey varesino. Questa mattina (lunedì 30) al Palace Hotel, il neo-presidente Carlo Bino ha dato il via alla società (HCMV) che erediterà il marchio del Mastino e si occuperà direttamente della squadra senior impegnata nella Italian Hockey League. E la prima notizia è stata quella dell’ingaggio con contratto biennale del tecnico franco-canadese, già a Varese due anni fa e reduce dalla vittoria del secondo campionato francese alla balaustra del Brest.

La “chiamata” di Deveze è significativa: la nuova Varese è pronta a ricominciare e punta a fare bene nel secondo torneo tricolore, sfruttando la leva della riapertura del PalAlbani (prevista per fine agosto, probabilmente domenica 28) sia per richiamare i tifosi gialloneri sia per attrarre investitori, sia per creare un “contorno” che possa andare oltre lo sport in occasione delle partite interne. A guidare il gruppo una dirigenza snella: oltre a Bino ci saranno Matteo Malfatti, stavolta con il doppio ruolo di vicepresidente e direttore sportivo, e due membri del cda, Max Mordenti e Ciro Pandolfi. «Persone operative che già fanno parte del nuovo progetto» conferma Bino, già al lavoro sul doppio fronte sportivo e organizzativo.

TANTI TASSELLI UNITI 

Nel suo discorso di insediamento, Bino ha ripetuto a più riprese la volontà di tenere unite tutte le anime hockeyistiche cittadine. Massima collaborazione quindi con il settore giovanile rimasto nelle mani della Coop ’77 presieduta da Matteo Torchio e con la gestione del palaghiaccio rappresentata da Matteo Cesarini. E doveroso legame con i giocatori locali, che in pratica sono stati riconfermati in blocco in modo da dare continuità anche sul lato tecnico. «Da parte del gruppo storico c’è stata grande disponibilità, anche nel passaggio tra la vecchia e la nuova società. Lo scorso anno sono stati eccezionali nel sostenere una stagione durissima, nella quale non avevamo un nostro spogliatoio e nella quale la squadra ha dovuto allenarsi lontano, a orari quasi impossibili. Con il nuovo stadio ritroviamo la normalità, i nostri spazi, la nostra gente: tutto quello che ci è mancato di recente. Per quanto concerne il settore giovanile, siamo diventate due entità separate ma vogliamo ragionare come se fossimo una cosa sola anche perché – conferma Bino – la nostra intenzione è quella di portare nel giro di 4-5 anni altri ragazzi di Varese in prima squadra».

DUE STRANIERI, QUATTRO ALLENAMENTI

Sotto il profilo sportivo, la HCMV ha ambizioni importanti. I due stranieri arrivati nell’ultima parte di stagione, Capannelli e McGrath, non saranno riconfermati (pur avendo offerto ottime prove) perché l’idea è quella di ingaggiare atleti di valore superiore e in settimana potrebbero già esserci novità. I Mastini avranno una rosa lunga, da 20-22 giocatori, così da dipendere il meno possibile dai prestiti di un farm team che non potrà più essere il Valle Pellice tornato in IHL. «Avremo comunque un accordo con un’altra società farm – conferma Malfatti – che dovrà avere un senso sia dal punto di vista dei giocatori coinvolti sia da quello logistico, quindi stiamo parlando con club geograficamente vicini».
Le ambizioni dei Mastini si misurano anche con altri parametri: la garanzia di un sostegno economico per tutti, compresi i giocatori locali e la decisione di portare a quattro il numero di allenamenti settimanali, avvicinandosi quindi a un livello “professionistico”. Le partite interne si disputeranno al sabato alle 18,30. La volontà della società – conferma Malfatti – è quella di arrivare a fine giugno con l’80% della rosa già costruita per poi fissare gli ultimi elementi in accordo con Deveze che giungerà in città ad agosto.

PORTE APERTE PER GLI SPONSOR

Bino, che si era avvicinato da sponsor all’hockey con il marchio Eurobazar, cerca innanzitutto continuità a livello di abbinamenti con le aziende presenti fino a oggi. A partire dal rapporto con Orgoglio Varese e quindi con Openjobmetis e Rosario Rasizza «Ci incontreremo e mi auguro che si possa proseguire insieme perché anche a livello di partner la nostra volontà è quella di non fare rivoluzioni ma di dare continuità a ciò che c’era. Però siamo aperti a nuovi ingressi e, anzi, mi piace dire che da settimana scorsa, ovvero da quando è uscita la notizia sul passaggio di società, il telefono sia squillato più volte. C’è interesse, anche da parte delle aziende e a Varese sappiamo bene quanto contino una scintilla, un periodo positivo, una bella vittoria per riaccendere la passione di tutti».

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 30 Maggio 2022
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