Metamorfosi urbana: la più famosa magnolia di Varese una volta era una Kaffehaus
La 61esima puntata della rubrica di Fausto Bonoldi si sposta tra via verdi e via Sanvito
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Ogni lunedì, con una passeggiata virtuale, la rubrica “Metamorfosi urbana” vi racconta le trasformazioni che ha subito Varese negli ultimi cento anni, da quando cioè è diventata capoluogo di provincia. A firmarla è Fausto Bonoldi, storica firma del giornalismo varesino che su questo argomento, che tratta da anni nel gruppo Facebook La Varese Nascosta, ha scritto anche un libro edito da Macchione, dal titolo “Cara Varese come sei cambiata“
Metamorfosi urbana, sessantunesima puntata: la più famosa magnolia di Varese una volta era una Kaffehaus
La villa Bonetti-Baroggi, nota per la grande magnolia che, nella stagione della fioritura, delizia la vista di chi transita da via Sanvito, appartenne in passato alla famiglia Belotti.
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Il grande parco che si estende ben oltre l’ampio viale d’accesso è il frutto dell’acquisizione, fatta dall’ingegner Cristoforo Belotti nel 1841, del terreno che apparteneva a Silvestro Sanvito e che il “concittadino benemerito” cedette per mille lire la pertica. Prima d’allora il Belotti aveva fatto costruire un elegante Kaffehaus in stile gotico, progettato nel 1828 dall’architetto Casati, ispirato alla moda dei giardini romantici anglo-francesi settecenteschi.
L’elegante casino, destinato alla consumazione del caffè e della cioccolata in tazza e ad altri svaghi degli aristocratici, fu trasformato in portineria nel 1890 su progetto dell’architetto Giacomo Cova e demolito quando la strada campestre che separava la proprietà dei Belotti dai Giardini Estensi, detta dell’Alzabecco, fu ampliata tra vivaci polemiche per aprire l’attuale via Verdi.
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