Migliaia di pesci morti nel Lago di Comabbio

La strage lungo le rive, a pochi passi dalla pista ciclabile. Il sindaco di Varano Borghi «Autorità al lavoro per scoprire il motivo»

La strage dei pesci nel Lago di Comabbio

Chi nel fine settimana del 28 e 29 maggio ha pensato di fare una passeggiata sulla pista ciclopedonale del Lago di Comabbio si è trovato di fronte a una brutta sorpresa. Migliaia di pesci morti galleggiavano lungo le rive impestando l’aria con un’intensa puzza di putrefazione. Il fenomeno ha riguardato l’area dove il fiume Brabbia esce dal lago, all’altezza di Varano Borghi, vicino al collegamento tra le due piste ciclabili dei Laghi di Comabbio e di Varese.

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Non è la prima volta che le correnti del lago portano verso le rive del Brabbia i resti della fauna acquatica, ma non se ne sono mai visti così tanti. «Si parla di migliaia di pesci – racconta il sindaco di Varano Borghi Maurizio Volpi -. Nel fine settimana insieme alla Protezione civile abbiamo raccolto tutte le carcasse che siamo riusciti a riportare a riva. Abbiamo riempito circa dieci bidoni da cento chili l’uno».

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I corpi dei pesci riportavano delle ferite – probabilmente beccate di uccello -, ma è difficile stabilire a occhio quale sia stata la causa reale della morte. «Abbiamo già interpellato Ats, Arpa e Provincia – conferma il primo cittadino di Varano Borghi – per cercare di capire il motivo della moria. Le autorità hanno raccolto diversi campioni e siamo in attesa dei risultati delle analisi».

Alessandro Guglielmi
alessandro.guglielmi@varesenews.it

 

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Pubblicato il 30 Maggio 2022
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