Palio di Legnano: alla scoperta dei tesori di Legnarello
Dal maniero di via Dante, "casa" dei contradaioli giallorossi, siamo entrati nella chiesa di Santa Rita annessa all'istituto Barbara Melzi e nella Chiesa del Redentore
Dopo i monumenti simbolo di Legnano e quelli che caratterizzano il territorio della contrada La Flora, il nostro tour alla scoperta dei Tesori del Palio fa tappa oggi, mercoledì 18 maggio, nel territorio di Legnarello. Dal maniero di via Dante, “casa” dei contradaioli giallorossi (Qui il tour nel maniero effettuato nel 2021), siamo entrati nella chiesa di Santa Rita annessa all’istituto Barbara Melzi, conosciuta anche come Chiesa della Purificazione. Da qui ci sposteremo alla Chiesa del Redentore.
CHIESA DI SANTA RITA
Chiesa di riferimento del quartiere di Legnanello fino alla consacrazione della Chiesa del Redentore, la Chiesa di Santa Rita, ora cappella privata dell’istituto Barbara Melzi, appare per la prima volta in notizie documentate nel 1584. Come ci spiega la guida del Palio di Legnano, Raffaella Meraviglia, fino al XIX secolo veniva festeggiata sul suo sagrato la ricorrenza religiosa della Purificazione di Maria, più conosciuta come Candelora. I luogo di culto ospita alcuni affreschi del XVII secolo di Francesco e Giovanni Battista Lampugnani.
LA CHIESA DEL REDENTORE
Di notevole bellezza, nel cuore del quartiere di Legnanello, è la chiesa del Redentore, la prima parrocchia (consacrata tale nel 1902 come ci ha spiegato il parroco don Sandro Valsecchi) della città di Legnano oltre quella San Magno. L’esterno, a mattoni a vista e pietra di serizzo, è di stile romanico lombardo, mentre l’interno, l’altare maggiore e il pulpito, in marmo di Carrara, sono in stile bizantino e sono ispirati agli altari e ai pulpiti della basilica di Sant’Ambrogio di Milano e delle basiliche bizantine presenti a Ravenna.
Influenzato dalla basilica milanese è anche il campanile. Da ammirare, l’abside con i suoi mosaici. Tutto l’interno della chiesa è impreziosito da affreschi. Notevoli anche una via Crucis in formelle di bronzo e le vetrate delle finestre.
La chiesa del Redentore ospita un dipinto del 1635 di Giambattista e Francesco Lampugnani proveniente dalla chiesa di Santa Rita che rappresenta la Purificazione.
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