Papà e figlio creano un museo marino nel Metaverso per proteggere gli oceani

L'inaugurazione del "museo" è il 23 maggio alle 20. Sarà possibile partecipare a livello global e gratuitamente, all’opening di MetaOcean, evento che mette insieme diverse realtà unite per una giusta causa

Un museo marino nel metaverso

Un papà e un figlio di 11 anni, per salvare la biodiversità, hanno deciso di inaugurare un museo marino nel Metaverso.

Sono Marco Daturi e suo figlio: il padre è un esperto di immersioni e tecnologia, il figlio lo segue. Un giorno si sono chiesti: «In che modo si può far arrivare la voce dell’oceano a tutti, sensibilizzando ogni individuo affinché comprenda l’importanza della salvaguardia di un bene così immenso? E come si può tradurre questa urgenza in un’azione realmente concreta?», per questo hanno deciso di realizzare una sala museo nel metaverso per sensibilizzare le persone sulla necessità di proteggere mari e oceani.

«Il Metaverso in questo caso ci aiuta, e non solo per un gioco di parole, ad “immergerci” nel richiamo che arriva forte e che si esprime in quella che è la prima mostra fotografica virtuale dedicata agli oceani», spiegano.

In uno spazio Isle sono stati inseriti una Gallery di fotografie subacquee scattate da Marco Daturi in diversi paesi nel mondo, un crypto obj di LupoVero, 11 anni, e un porta le per accedere ad uno spazio Outdoor di Sea Shepherd.

Marco Daturi, il padre, è esperto di immersioni, nella sua vita ne ha fatte oltre 1500, il figlio Lupo segue la sua passione, e a soli 11 anni ha realizzato degli NFT per questo progetto e anche lui ha già effettuato oltre 100 immersioni.

«La particolarità di vivere questa emozione immersiva attraverso l’evento dedicato, porta anche alla luce un nuovo modo di partecipazione attiva su quelle che sono le tematiche trattate – spiega Marco Daturi – L’universo della community all’interno del Metaverso sta crescendo come una delle forze più significative degli ultimi tempi. Una forza che porta con sé non solo la consapevolezza di ciò che realmente sia oggi importante per la nostra sopravvivenza, ma anche e soprattutto, la dimensione unitaria degli utenti coinvolti. La cultura del non distruggere anima ormai sempre di più le teste delle nuove generazioni e il movimento che nasce al di là degli schemi fisici, trova nella virtualità dei contesti e dei contenuti una luce tutta nuova».

Organizzata da Zero Pixel e Meta Communications, Skills and Academy, su ambiente Spatial, l’evento è già accessibile in ambiente immersivo con i visori Oculus Quest 2, da smartphone, Tablet e Pc.

Un museo marino nel metaverso

INAUGURAZIONE IL 23 MAGGIO

L’inaugurazione del “museo” è il 23 maggio alle 20. Sarà possibile partecipare a livello global e gratuitamente, all’opening di MetaOcean, evento che mette insieme diverse realtà unite per una giusta causa: quella dell’informazione su cosa sta accadendo nei mari e negli oceani.

E allora, se non possiamo saltare in barca con Sea Shepherd, possiamo però partecipare e sostenere, con i nostri avatar, quella che è la community più importante, nata dall’innovazione e dalla trasparenza delle intenzioni. Avere a cuore la salute degli oceani vuol dire avere il mare dentro.

«Gli oceani hanno bisogno di noi. Nei miei viaggi ho constatato da vicino troppo spesso la totale mancanza di rispetto per il mare. Attraversando l’Indonesia ci siamo imbattuti in isole di plastica. Nei mercatini asiatici la vendita di pinne di squalo e cavallucci marini secchi è purtroppo ancora praticata. Senza andare troppo lontano anche le nostre acque si stanno impoverendo molto velocemente con discariche sommerse e pratiche di pesca illegale all’ordine del giorno» spiega Marco Daturi.

MetaOcean apre una serie di progetti volti a sensibilizzare anche i più giovani sull’importanza della salvaguardia della biodiversità degli oceani e la lotta alla pesca illegale e pratiche primitive come lo shark finning, la pratica crudele del taglio delle pinne che sta decimando gli squali.

«MetaOcean porta in un nuovo ambiente questi problemi con immagini volte a mostrare la bellezza di un mondo ancora poco conosciuto, quello sommerso, che rischiamo di perdere se non ne avremo cura. Il metaverso è sicuramente il futuro e se nel passato abbiamo già fatto molta comunicazione in questo senso, ci è sembrato giusto tuffarci anche qui» continua Daturi.

Sea Shepherd è un’organizzazione internazionale, senza fini di lucro, costituita nel 1977 con la missione di fermare la distruzione dell’habitat naturale e il massacro delle specie selvatiche negli oceani del mondo intero, al fine di conservare e proteggere l’ecosistema e le differenti specie.

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Pubblicato il 16 Maggio 2022
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