Un negozio per l’edilizia e il “fai da te” nell’area dismessa di via Risorgimento a Bodio Lomnago
Si tratta di un'area di oltre 4000 metri quadrati che appartiene a un'impresa locale che ha deciso di approfittare della legge regionale sulla rigenerazione urbana

Bodio Lomnago ha approvato il progetto di riqualificazione dell’area industriale dismessa tra via Risorgimento e via delle Favie (nella foto).
Si tratta di un’area di oltre 4000 metri quadrati che appartiene a un’impresa locale che ha deciso di approfittare della legge regionale sulla rigenerazione urbana. Il piano è stato redatto dalla proprietà che si occuperà anche della realizzazione dei lavori.
Nello stabile verrà realizzato un punto vendita di medie dimensioni dedicato all’artigianato al fai-da-te e all’edilizia; l’area sarà completata con parcheggi.
«Siamo molto soddisfatti del progetto – spiega il sindaco Eleonora Paolelli – Oltre a riqualificare un’area ora inutilizzata, il nuovo centro commerciale porterà lavoro al nostro paese». La “rigenerazione urbana” prevede contributi ed agevolazioni per chi vuole investire su strutture abbandonate, cambiandone la destinazione d’uso. In questo modo si evita di costruire da zero consumando suolo pubblico. E sono previsti incentivi anche per quei progetti che mirino alla ripresa economica del paese. Come in questo caso.
La seconda parte dell’intervento riguarderà invece un progetto più legato alla riqualificazione ambientale al quale il Comune pensava da tempo. Attraverso un percorso verrà sfruttato il collegamento con il terreno comunale tra via Campo dei Fiori e via Scerée che porta alla pista ciclabile. Qui sorgerà una piattaforma, dotata di portico e servizi igienici. L’idea dell’amministrazione comunale è quella di sfruttare la vicinanza con la pista ciclabile per farne un punto di “approdo” per gli amanti delle passeggiate, predisporre un noleggio biciclette ma anche organizzare eventi ed iniziative di vario genere.
Un’opera che verrà realizzata senza alcuna spesa da parte dell’amministrazione comunale; i lavori saranno finanziati con gli oneri di urbanizzazione dell’area industriale dismessa e potrebbero partire già quest’estate.
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