Busto Arsizio

Uno spazio per l’arte, a Palazzo Cicogna la mostra di Lara Martinato e Alfredo Rapetti Mogol

Si arricchisce ulteriormente l’offerta culturale cittadina: giovedì 26 maggio alle 18 a palazzo Marliani Cicogna sarà inaugurata la mostra “Il velo del simbolo e del canto visivo. Lara Martinato e Alfredo Rapetti Mogol”

26 Maggio 2022 - 26 Giugno 2022

Si arricchisce ulteriormente l’offerta culturale cittadina: giovedì 26 maggio alle 18 a palazzo Marliani Cicogna sarà inaugurata la mostra “Il velo del simbolo e del canto visivo. Lara Martinato e Alfredo Rapetti Mogol”, a cura di Duccio Trombadori.

Promossa dall’amministrazione comunale nell’ambito della rassegna “Uno Spazio per l’arte”, la mostra è un dialogo intenso e poetico tra le opere dei due artisti, in cui parole e immagini si fondono e comunicano con silenziosa profondità.

Lara Martinato è nata a Busto, dopo gli studi al liceo Candiani, in seguito a Firenze e a Parigi inizia la sua carriera professionale come pittrice di scenografie teatrali e cinematografiche, poi come restauratrice per la Sovrintendenza per i Beni Culturali e decoratrice d’interni per importanti sedi pubbliche e private, e partecipa a numerose esposizioni nazionali e internazionali. Le sue opere si collocano in collezioni pubbliche e private tra San Pietroburgo, Cape Town, Miami, Roma e Milano. Giocato in perfetto equilibrio fra tradizione e avanguardie, il lavoro di Lara Martinato si addentra alla ricerca della spiritualità.

Preparando la tela con gesso e argilla, l’artista ottiene una superficie scabra e irregolare sulla quale l’olio e la foglia d’oro creano cangianti effetti di luce, mentre le figure appaiono incerte, fantasmatiche, come se l’occhio riuscisse a coglierle solo per un istante prima che scompaiano.

Il milanese Alfredo Rapetti Mogol si forma in un clima famigliare dove da generazioni si respirano musica, letteratura, poesia. Oltre ad essere un paroliere affermato, autore di testi per i più grandi nomi della musica italiana, è un artista che coniuga le sue due più grandi passioni, la scrittura e la pittura, intendendole quali visualizzazioni del processo mentale e psicologico. Grazie ad una tecnica particolare, detta impuntura, l’azione del dipingere si fonde così con l’atto dello scrivere, e le parole iniziano ad essere segnate non solamente su
fogli ma anche nelle tele. Il suo curriculum annovera mostre personali in sedi prestigiose in Italia e all’estero, tra cui la Biennale di Venezia nel 2001 e nel 2007.

In mostra sono esposti anche due libri dell’editore bustocco De Piante (www.depiante.it), ciascuno con sovraccoperta realizzata dai due artisti.

Le opere resteranno esposte fino al 26 giugno con i seguenti orari: martedì – giovedì:
14.30–18.00 / venerdì: 9.30–13.00 e 14.30–18.00 / sabato: 14.30–18.30 / domenica:
15.00–18.30 lunedì: chiuso
Ingresso libero.

27 Maggio 2022
Redazione VareseNews
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