I varesini di Onlyfans sono diventati famosi: “Ora tutti cercano i nostri video”
Teo e Vittoria, per loro un bel cambiamento, per una attività che per molto tempo si è svolta "sottotraccia": come si dice, fare il porno non è cosa che si mette sul biglietto da visita

A circa dieci giorni dalla pubblicazione dell’articolo – che è stato visto da quasi 213mila lettori, mentre il podcast che parlava di loro ha fatto il record assoluto con quasi 90mila ascoltatori – la vita di Teo e Vittoria, già abbastanza cambiata dalle loro scelte di vita, ha preso una piega inaspettata: tutti i media nazionali ormai li vogliono (Hanno chiesto, e parlato, di loro dal Corriere della Sera a I Fatti Vostri, dal Giorno a La Zanzara, la Rai).
Un bel cambiamento, per una attività come la loro, che per molto tempo si è svolta sottotraccia: come si dice, fare il porno non è cosa che si mette sul biglietto da visita… Ma proprio la loro trasparenza, e l’intima convinzione di fare ”un lavoro normale” li ha resi cosi interessanti agli occhi per chi vuole capire di più, e ora i due varesini sono tra i personaggi più richiesti dai media.
Abbiamo provato cosi a contattarli, per vedere cos’è successo dopo il loro “Coming out”.
Innanzitutto, come è stato l’effetto sui social?
C’è stato innanzitutto un boom su Pornhub: ora le pagine viste sono oltre un milione e mezzo. Su Instagram, subito dopo l’articolo siamo aumentati di botto di 5000 followers. Ora ne abbiamo molti di più, ma è l’effetto di più fattori e non è più quantificabile».
E con la famiglia come è andata?
«Da parte mia l’hanno accettata. Mio padre che non era inizialmente al 100 per cento favorevole mi ha detto: “Ci ho pensato bene, da uomo ho visto anch’io video del genere e non ho mai pensato che quello che guardavo era uno sfigato, anzi”. Dalla parte di Vittoria è stato piu difficile: la domanda ricorrente era “Ma era proprio necessario farlo sapere a tutti?”. Certo, avremmo potuto non raccontare niente, ma vivere nell’ipocrisia non ci piace. Alla fine siamo dei ragazzi normali, vogliamo poter dire cosa facciamo nella vita».
Avete ricevuto particolari feedback?
«Si, e ci hanno fatto piacere. In tanti ci hanno fatto i complimenti. La gente di Varese ci ferma: è successo l’altro giorno quando abbiamo fatto colazione fuori e ci han chiesto le foto, e poi anche in pizzeria. Tanta anche la gente che scrive, ma a molti dobbiamo raffreddare le illusioni».
In che senso?
«Nei messaggi c’è un boom di persone che vorerebbero iniziare: ma noi francamente non ci prendiamo questa responsabilità. Riceviamo 50 messaggi al giorno, di gente che ci chiede come abbiamo fatto, passo passo. Ma io non voglio prendermi la responsabilità di dare consigli a persone che poi magari abbandonano il posto di lavoro per qualcosa che magari non gli restituisce le stesse cifre. Basta dire che anche solo arrivare a a 600 euro al mese non è stata una cosa immediata. Inoltre, i trucchi che valgono per una persona non sono magari quelli che van bene a te. Infine spesso quando si parla di un argomento significa che già il momento buono è passato: un po’ come per i bitcoin».
Infatti una delle prime domande che mi sono state fatte, curiosamente, è una domanda molto pratica: “Ma quanto si tiene Onlyfans delle somme guadagnate”?
«Domanda facile: il 20 per cento. È un po’ tantino, ma molto meglio di Pornhub».
Ora la loro vita prosegue come programmato – anche se le interviste e i contatti continuano – e teo e Vittoria pensano alla prossima “sexy valigia”: destinazione Puglia, con altri amici.
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