I 90 anni della leggenda Sandro Gamba. Fu Due volte campione d’Europa con Varese
Il tecnico milanese arrivò alla Ignis da rivale storico del Simmenthal ma conquistò due Coppe e due scudetti con la Pallacanestro Varese. Con la Nazionale vinse l'oro europeo e l'argento olimpico

Dieci scudetti vinti da giocatore, cinque da allenatore, due volte “re” della Coppa dei Campioni, primo c.t. capace di portare l’Italia sul trono d’Europa e sul podio olimpico. E membro – uno dei tre italiani, gli altri sono Cesare Rubini e Dino Meneghin – della Hall of Fame di Springfield, quella dedicata ai giganti della pallacanestro mondiale. Sandro Gamba compie oggi – 3 giugno – novant’anni confermandosi una di quelle persone per cui il termine “leggenda” non è fuori luogo.
Milanese purosangue, all’anagrafe e per estrazione cestistica (è uno dei simboli riconosciuti dell’Olimpia), Gamba ha però contribuito anche all’epopea del basket varesino. Chiamato a Masnago nel 1973 dopo l’addio alla panchina della Ignis di un altro mito come Aza Nikolic, il tecnico di classe 1932 seppe dare seguito a quella straordinaria squadra conquistando gli scudetti del 1974 e del 1977 e le Coppe dei Campioni del 1975 (ad Anversa) e del 1976 (a Ginevra) entrambe contro il Real Madrid. (nella foto in alto, Gamba è con Bob Morse)
Il trionfo del ’77, marchiato MobilGirgi, fu il quinto e ultimo per Varese nella massima competizione del basket europeo. Gamba arrivò nella Città Giardino da avversario storico per i suoi lunghi trascorsi con il Simmenthal (quando venne alla Ignis era il vice di Rubini a Milano) ma seppe guadagnarsi il rispetto e l’affetto anche dei tifosi di casa nostra a suon di risultati.
Notevole anche il suo impatto con la Nazionale che guidò in due diversi periodi. Il primo, tra il 1979 e il 1985, fu incredibile: mai l’Italia era riuscita a vincere un Campionato Europeo come invece fece a Nantes nel 1983 (il secondo trionfo arrivò nel ’99 a Parigi con Boscia Tanjevic), mai aveva calcato un podio olimpico come avvenne a Mosca 1980. Argento alle spalle della Jugoslavia ma davanti ai padroni di casa dell’URSS.
A 90 anni Sandro Gamba resta un attento osservatore di quanto si muove sui parquet italiani, con un occhio di riguardo alla “sua” Milano e anche oggi non ha perso occasione di raccontare sui giornali nazionali la sua carriera, sottolineando (alla “Gazzetta”) di non aver compreso appieno la sostituzione di Meo Sacchetti alla guida della Nazionale a favore di Pozzecco.
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