Anche a Besnate l’ordinanza per limitare l’uso di acqua
L'ordinanza è volta a limitare gli sprechi di acqua. Il mancato rispetto sarà sanzionato con l’applicazione di una sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro

La siccità non abbandona il Varesotto e anche Besnate, dopo Malnate e altri comuni, ricorre all’ordinanza per limitare gli sprechi di acqua: a partire da mercoledì 22 giugno, la comunità, su tutto il territorio comunale, “deve attivare la limitazione del consumo di acqua potabile ai soli usi domestici, igienico sanitari, antincendio e produttivo”.
In particolare, nell’ordinanza si legge che è vietata l’utilizzazione dell’acqua potabile dell’acquedotto comunale per il riempimento di piscine private, l’innaffiamento di orti e giardini, il lavaggio di autovetture private, il riempimento di vasche di accumulo non strettamente legate ai fini produttivi, le esercitazioni antincendio e prove di impianti antincendio con utilizzo di acqua potabile “qualora non strettamente necessari ad affrontare una potenziale emergenza”.
Consigli anti-spreco
Inoltre, il sindaco Giovanni Corbo invita tutti i cittadini ad adottare ogni utile accorgimento finalizzato al risparmio di acqua, tra cui: riparare prontamente perdite, “anche minime, da rubinetti, sciacquoni”; montare nei rubinetti gli appositi frangi-getto, che mediante miscelazione di aria e acqua possono consentire un risparmio idrico fino al 50%; utilizzare acqua corrente solo per il risciacquo di piatti e verdure; preferire la doccia al bagno, che “consente un risparmio d’acqua fino al 75%, se si ha l’accortezza di chiudere l’acqua mentre ci si insapona”; controllare il corretto funzionamento dei propri impianti idrici ed irrigui al fine di individuare eventuali perdite occulte e riparare quelle già note e manifeste; usare lavatrici e lavastoviglie a pieno carico; chiudere il rubinetto dell’acqua durante le operazioni di insaponamento, di utilizzo dello spazzolino e durante la rasatura; utilizzare l’acqua di lavaggio della frutta e della verdura per innaffiare piante; adottare tutte le misure possibili per limitare il consumo di acqua.
Il personale dell’ufficio di Polizia Locale e gli altri agenti vigileranno sull’osservanza delle nuove regole. Il mancato rispetto sarà sanzionato con l’applicazione di una sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro.
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