Angei: «Gli 80 mila euro per la videosorveglianza nei parchi sono merito della Lega»
Il vice capogruppo leghista in consiglio comunale fa alcune precisazioni e attacca anche sul fronte questuanti e venditori abusivi
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«Ancora una volta l’amministrazione Galimberti, tende a non riconoscere nella giusta misura, i meriti altrui. Infatti grazie a Regione Lombardia che tramite bando, ha messo a disposizione 80 mila euro per la videosorveglianza nei parchi cittadini». Questo il commento del vice Capogruppo in consiglio comunale della Lega a Varese, Stefano Angei alla notizia di un finanziamento per la videosorveglianza nei parchi cittadini, ottenuto dall’amministrazione comunale di Varese.
«La Lega, alla guida della Regione con il Governatore Fontana, è da sempre attenta alla sicurezza dei cittadini e del territorio, proprio per questo ha previsto un bando per il finanziamento di una misura così importante. Sono contento che l’amministrazione abbia seguito il mio suggerimento di partecipare a questo bando, quando ho presentato un’interrogazione sulla situazione del Parco Perelli, e un ordine del giorno in sede di bilancio dove chiedevo tra le altre misure, di implementare la videosorveglianza. Ora però bisogna provvedere al restyling del Parco, utilizzando gli oneri o le opere di compensazione derivanti dal cantiere di via Carcano. Non dimentichiamo poi – prosegue Angei- della situazione preoccupare che da tempo, i residenti del parco Molina denunciano, anche in quel caso servono misure tempestive e radicali, per estirpare le mal frequentazioni».
Per l’esponente leghista «a Varese bisogna riportare decoro e sicurezza, e non possiamo lasciare i nostri parchi e intere aree del nostro territorio, in mano a balordi che pensano di poter comandare, facendo il bello e il cattivo tempo, i varesini sono stufi – conclude Angei – e l’amministrazione comunale deve impegnarsi per ristabilire in primis il decoro urbano e la sicurezza».
Il consigliere comunale, spalleggiato da Emanuele Monti, consigliere regionale, attacca anche sul fronte del decoro urbano per la presenza di questuanti e venditori abusivi in città.
«Varese è sempre di più ‘ostaggio’ di questuanti e venditori abusivi. La situazione che si riscontra per le vie cittadine non è più tollerabile ma ancor più grave è che non vi sia una strategia repressiva da parte dell’amministrazione comunale. Siamo in balia di decine di venditori abusivi e di questuanti che, in barba a qualsiasi tipo di disposizione normativa e in sfregio a tutti i commercianti che osservano scrupolosamente le regole, infastidiscono i passanti per proporgli la propria merce che nella maggior parte dei casi è contraffatta. Una serie di reati su cui è inspiegabile l’immobilismo della giunta comunale».
Queste le parole del consigliere regionale e comunale leghista Emanuele Monti, che aggiunge: «Auspichiamo per lo meno che si inizi a comminare qualche Daspo urbano come prima misura di deterrenza».
Sullo stesso tema interviene anche Angei, il quale si fa portavoce del malcontento che questa situazione sta generando anche tra i commercianti: «È una questione di decoro, non possiamo permetterci che nel “salotto buono” della città, ad ogni angolo ci siano questuanti e venditori abusivi – sottolinea Angei – è un danno d’immagine per la città e per il commercio. Occorre che l’amministrazione adotti un comportamento integerrimo contro questo fenomeno, il quale, molto spesso è frutto di organizzazioni criminali che sfruttano le persone stesse che noi vediamo per strada».
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