Cna sui bonus casa: “Troppi crediti accumulati e congelati mettono a rischio le imprese”

i danni peggiori sono quelli provenienti dagli sconti in fattura relativi ai bonus decennali che hanno prodotto crediti a tutt’oggi incagliati nei cassetti fiscali delle imprese. I vertici di Cna a Roma per integrare l’emendamento sblocca crediti

cna generiche

Un sondaggio di Cna realizzato nelle province di Varese, Como, Lecco e Monza Brianza, evidenzia che 
su 50 pmi i crediti non ceduti e congelati nel cassetto fiscale, riguardanti tutti i bonus relativi ai lavori di ristrutturazione della la casa (efficientamento energetico, bonus facciate,  bonus 50% e 110%), ammontano a 5.141.642 euro.

A fare la parte del leone non è il Bonus 110% che si assesta quota 1.148.364 euro, ma quello al 65% (per es. per l’installazione di pannelli fotovoltaici) con 1.816.865 euro. A seguire il Bonus al 50%, con 1.245.642 euro e il Bonus facciate con 876.194 euro di crediti maturati e congelati.

Dati alla mano, il vicepresidente di Cna Lombardia, con delega alla filiera della casa, Pasquale Diodato, il segretario regionale, Stefano Binda, il segretario Cna Lario Brianza, Ivano Brambilla e il direttore di Cna Servizi Varese, Davide Grassi, hanno incontrato i vertici nazionali dell’associazione per dimostrare l’ingente cumulo di crediti generati dai Bonus in edilizia, già maturati e bloccati nei cassetti fiscali. Crediti che rischiano di determinare il fallimento di tante piccole e medie imprese italiane.

Marco Capozi, responsabile delle relazioni istituzionali di Cna ha letto con grande preoccupazione i numeri che arrivano dai territori e che andranno a corroborare le richieste inserite da Cna in un emendamento al Decreto Aiuti, attualmente al vaglio dei gruppi parlamentari. «Dal sondaggio emerge che il cumulo di crediti fiscali, maturati e non ceduti ad oggi, per 50 aziende medio piccole sono superiori ai 5 milioni di euro – spiega Diodato – Se pensiamo che il campione territoriale è limitato e ipotizziamo di estendere questi numeri a tutta Italia, vediamo che il risultato è astronomico. Chiediamo, quindi di sbloccare la situazione, pena una moria diffusa di piccole realtà che con il volano dei Bonus hanno operato gli sconti in fattura e maturato crediti che oggi rimangono sul “groppone” – come si usa dire – delle stesse imprese, non cedibili e congelati nel cassetto fiscale».

Una situazione che riguarda sicuramente il Bonus 110% ma per una percentuale minore; più ampiamente le Pmi associate del settore edilizia e impiantistica hanno proposto alla clientela i Bonus minori che però hanno determinato una situazione oggi al collasso per la modifica in corso d’opera delle “regole del gioco”. I dati parlano chiaro: i danni peggiori sono quelli provenienti dagli sconti in fattura relativi ai bonus decennali che hanno prodotto crediti a tutt’oggi incagliati nei cassetti fiscali delle imprese. C’è da dire che tra il campione sollecitato nel sondaggio una larga fetta di imprenditori appartiene al settore dell’impiantistica e installazione e da qui deriva il numero significativo di applicazione del Bonus 65%.

Le dimensioni d’impresa dei soggetti coinvolti sono quelle delle piccole e medie imprese, tuttavia dai dati si evince che i crediti generati sono i più disparati: da poco meno di 5 mila euro fino a quasi un milione e mezzo.

Cosa fare, quindi? E come si sta muovendo concretamente Cna per ovviare a questo gravoso problema? «Abbiamo illustrato la situazione al responsabile nazionale Capozi che è coinvolto direttamente nella presentazione dell’emendamento attualmente al vaglio del Parlamento, supportando le motivazioni inserite nel documento ufficiale con dati numerici significativi – Ha sottolineato il presidente di CNA Varese Luca Mambretti – In sostanza nella modifica proposta si chiede lo sblocco dei crediti, anche e soprattutto quelli incagliati tra il 17 febbraio e il 30 aprile 2022 che sono rimasti immobilizzati dalla data del 1° maggio, inserita nell’ultimo Decreto come spartiacque per la ripresa della cessione multipla dei crediti».

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Pubblicato il 14 Giugno 2022
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