Il conservatorio di Gallarate diventa statale, cresce e offre cultura alla città
Aumenta l'offerta, tra corsi e formazione d'alto livello. Ma non solo: si rafforza anche il ruolo di istituzione culturale aperta alla città, con tanti appuntamenti
È una bella parabola, quella del conservatorio Puccini in anni recenti. Dopo qualche anno in cui l’istituzione cittadina aveva perso centralità, si è aperto un nuovo corso decisamente interessante: crescono gli studenti, diventa un polo attrattivo da mezza Lombardia (e oltre) e in questo inizio d’estate arriva ad offrire alla città quasi un concerto a settimana.
Sullo sfondo c’è un riconoscimento importante: la “statizzazione” dell’istituto nato negli anni Settanta e per quarant’anni finanziato direttamente dal Comune. La stabilità garantita dalla presa in carico da parte dello Stato e la particolare dinamicità ottenuta con la direzione del maestro Carlo Balzaretti hanno dato lustro all’istituzione: proprio il direttore del conservatorio ha spiegato in commissione cultura che quest’anno ci sono 130 domande d’ammissione (che probabilmente cresceranno) contro 90 dello scorso anno. Vengono attivati nuovi corsi e anche i numeri degli studenti in alta formazione sono quasi triplicati (+194%). E non solo, l’acquisizione del livello universitario apre nuove prospettive: «Partecipiamo al progetto Erasmus, il che contribuisce all’internazionalizzazione».
Nel frattempo il conservatorio ha anche investito sempre più negli eventi musicali e culturali in senso lato proposti alla città, anche grazie all’assegnazione – come seconda sede – del Teatro del Popolo: solo in questo periodo a cavallo tra fine giugno e luglio ha proposto ben quattro eventi, che si sono aggiunti a quelli dei mesi passati. Tra questi la doppia serata per l’inaugurazione della sede al Popolo (che festeggiava contestualmente anche i cento anni della sala) e – valga a titolo di esempio – un appuntamento a ridosso del Giorno della Memoria curato da Silvia Dal Zoppo e dedicato alla musica nel campo d’internamento di Ferramonti, in Calabria, dove erano rinchiusi ebrei, slavi e apolidi.
Una forte conferma del ruolo di istituzione culturale aperta a tutta la Regione e al mondo, ma anche ben radicata nella città che per decenni ha sostenuto l’attività.
Cento anni di Teatro del Popolo: il 30 ottobre 1921 apriva il palazzo dei lavoratori
Il percorso di statizzazione – avviato dall’ex vicesindaco e parlamentare Angelo Senaldi – è ora come detto alla fase finale: la ratifica viene votata lunedì 4 luglio in consiglio comunale e ha il sostengo di tutte le forze politiche. Il passaggio prevede anche un contributo comunale di 9500 euro annui dal 2023, a sostegno delle attività e dei costi di gestione delle due sedi.
Il conservatorio Puccini di Gallarate è diventato ufficialmente statale
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