Da Intesa Sanpaolo 10 miliardi con garanzia Sace per l’indipendenza energetica delle Pmi
Investire nelle energie rinnovabili consentirebbe un risparmio sulla bolletta energetica delle imprese stimato tra il 30% e il 50%
Favorire gli investimenti in energie rinnovabili di tutte le imprese, in particolare le Pmi, della filiera dell’agribusiness e del terzo settore è l’obiettivo principale del plafond di 10 miliardi di euro messo in campo da Intesa Sanpaolo insieme con Sace, società assicurativo-finanziaria controllata dal ministero dell’Economia e delle finanze. L’impegno congiunto rientra nel quadro delle iniziative a supporto del Pnrr e si focalizza su uno dei pilastri del più ampio programma di interventi, Motore Italia, lanciato un anno fa da Intesa Sanpaolo per sostenere le Pmi.
L’obiettivo condiviso è sostenere le piccole e medie imprese in un percorso di “autoproduzione energetica”, oltre a cogliere le opportunità previste dagli interventi governativi, con specifico riguardo al fotovoltaico, promuovendo la produzione di energia rinnovabile e l’incremento dell’efficientamento energetico del Paese. Nell’ambito delle misure governative già annunciate come il Pnrr in primis, il Dl Energia che definisce misure per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili semplificandone gli iter autorizzativi e a seguire il Dl Aiuti, la nuova iniziativa introdotta da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Sace prevede specifiche linee di intervento a favore delle imprese orientate alla produzione di energia rinnovabile, all’efficienza energetica e alla circular economy. Si va dalla consulenza e advisory per accesso a bandi/realizzazione di progettualità complesse: in collaborazione con Officine Pnrr di Sace sui temi di sostenibilità ambientale e finanziaria per navigare il quadro degli investimenti green a valere sulle risorse del Pnrr, alla promozione di investimenti volti a ridurre la dipendenza energetica: finanziamenti a medio-lungo termine, fino a 20 anni, con Garanzia Sace Green, passando per il supporto nella gestione e mitigazione dell’aumento dei costi delle materie prime. In questo caso si va dai finanziamenti con garanzia Sace per consentire alle imprese consumatrici di energia di far fronte al pagamento di bollette senza ricorrere alla rateizzazione e strumenti finanziari per la copertura del rischio di variazione dei prezzi di energia elettrica e gas alla consulenza per l’accesso a bandi e per la realizzazione di progettualità complesse connesse al Pnrr attraverso Incent Now, la piattaforma digitale di Intesa Sanpaolo per imprese ed enti che favorisce la realizzazione del Pnrr, in collaborazione con Deloitte.
L’azione congiunta di Intesa Sanpaolo e Sace si colloca nell’ambito del piano della Commissione Europea, REPowerEU, per rendere l’Europa indipendente dai combustibili fossili russi ben prima del 2030, includendo la Solar Rooftop Initiative, che prevede l’obbligatorietà di installazioni di pannelli solari e impianti fotovoltaici sui tetti di nuovi edifici.
Una recente indagine a cura della Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Prometeia, conferma quanto le rinnovabili siano cruciali per la diversificazione delle fonti energetiche e come sia necessario offrire soluzioni di accompagnamento innovative alle imprese. Investire nelle energie rinnovabili consentirebbe un risparmio sulla bolletta energetica delle Pmi stimato tra il 30% e il 50% sulla base dei costi dell’energia registrati nei primi mesi del 2022.
Sulla diversificazione delle fonti energetiche l’Italia è al secondo posto tra i principali paesi europei per consumi complessivi da rinnovabili (20,4% nel 2020, superiore al target del 17%), davanti a Germania e Francia.
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