La Regione stanzia 14 milioni di euro per sostenere i corsi di alta formazione ITS e IFTS
Dieci milioni andranno ai corsi annuali con un'alta percentuale di tirocinio in azienda mentre i restanti 4 derivano dalle premialità riconosciute a livello nazionale alle Fondazioni lombarde
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Approvate dalla Giunta regionale due delibere che danno un nuovo impulso all’intero sistema di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) della Lombardia.
Il nuovo investimento di 14 milioni di euro andrà a favore del sistema ITS (Istituti Tecnici Superiori) e IFTS della Regione. Di questi, 10 milioni sono destinati agli IFTS, percorsi formativi della durata di un anno, con un’alta percentuale di tirocinio in azienda.
Permetteranno di finanziare circa 90 corsi, offrendo un’elevata specializzazione in raccordo con le esigenze del sistema economico territoriale e agevolando l’inserimento lavorativo dei giovani.
Per il Sistema ITS, caratterizzato da percorsi post diploma della durata di due anni ad alta specializzazione tecnologica in settori avanzati, Regione ha destinato risorse per un totale di 4 milioni di euro, derivanti dalle premialità riconosciute a livello nazionale alle Fondazioni lombarde che si aggiungono a tutto il lavoro svolto per l’inserimento dei giovani. Tali risorse consentiranno di ampliare e migliorare l’offerta formativa contribuendo al potenziamento e alla crescita del sistema ITS.
“Sono ben 36 i percorsi ITS erogati dalle fondazioni che operano nel nostro territorio – ha commentato in una nota l’assessore alla Formazione e lavoro di Regione Lombardia Melania Rizzoli – a cui è riconosciuta una eccellenza a livello nazionale. La Lombardia continua a mantenere il suo primato per numero di corsi e numero di iscritti ITS, ma ad avere una ottima performance è tutto il nostro sistema di istruzione e formazione tecnica superiore, che include anche i percorsi di IFTS”.
“Rimaniamo focalizzati – ha concluso – sul nostro obiettivo: ridurre il mismatch tra le competenze richieste dalle nostre imprese e quelle possedute dai nostri giovani. Grazie all’alta formazione tecnica cresce l’occupabilità giovanile e cresce la competitività”.
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