La storia di Gianluca e Lillo: «Dal dormitorio si può uscire. Grazie a Casaringhio abbiamo un lavoro»

Due senza tetto che da tre anni dormivano al rifugio della stazione Fs di Busto Arsizio ora possono cercare un'abitazione grazie a due contratti a tempo indeterminato ottenuti tramite l'associazione

senza tetto casaringhio

Gianluca e Lillo possono iniziare una nuova vita e presto potranno iniziare a cercare casa per uscire dal dormitorio della stazione Fs di Busto Arsizio che per tre anni è stata la loro casa, la loro famiglia. Hanno 56 anni il primo e 46 il secondo e ora hanno un lavoro con tanto di contratto a tempo indeterminato alla BeEco, azienda che fornisce servizi di disinfestazione, grazie all’impegno di Casaringhio Aps.

Federico Riva e Sara Vega, le due anime dell’associazione, ce li hanno fatti conoscere ieri sera. I volti sorridenti di chi sa di avere svoltato dopo anni di porte in faccia e di disinteresse «a volte anche da parte di chi diceva di volere fare il nostro bene. Poi abbiamo incontrato Casaringhio che ha capito che anche se non avevamo un tetto, avevamo una dignità» – raccontano.

Non sono alcolisti e non sono tossicodipendenti ma solo due persone che hanno incontrato delle difficoltà che li ha fatti deragliare. Gianluca Brognara è di Rho ed è finito in una comunità per guarire dalla depressione in seguito alla morte della madre: «Avevo iniziato a fare un sacco di guai. Avevo lasciato andare la mia vita». Lillo Leone è di Somma Lombardo, è separato dalla moglie e ha un figlio di 20 anni che gli ha chiesto di rimettersi in pista e rimanere vicino a lui: «Ho lavorato come tatuatore a Berlino ma prima ancora ho lavorato nel mondo della musica e dei concerti, a Malpensa per 11 anni. Poi mio figlio mi ha chiesto di tornare per stargli vicino e mi sono ritrovato qui, senza una casa, a dormire al rifugio».

Entrambi hanno la stessa visione della situazione: «Dove non sono arrivati assistenti sociali e altre associazioni che operano qui in stazione è arrivata Casaringhio, molto più pragmatica e disponibile ad aiutarci ad uscire da questa situazione. Un grande grazie va a loro e al datore di lavoro che ha creduto in noi».

Da un paio di settimane stanno lavorando per quest’azienda e si sono fatti subito voler bene. Ora devono attendere che si concluda il periodo di prova di 30 giorni e poi potranno mettere sul tavolo il loro contratto come credenziale per avere una casa: «Il nostro obiettivo era andarcene da qui e ci stiamo riuscendo. Pronti a ripartire per una nuova vita».

La filosofia di Federico Riva e Sara Vega è molto semplice: «Valutiamo le persone per quello che possono fare e per la volontà che ci mettono nel cambiare la loro vita. Gianluca e Lillo volevano cambiare la loro e noi li abbiamo aiutati concretamente – raccontano -. Chi dice che non si riesce a trovare lavoro a queste persone sta semplicemente cercando dalla parte sbagliata».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 30 Giugno 2022
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