Con sei mesi di ritardo, Samarate vota il bilancio che ha messo in crisi la maggioranza
A fine giugno il bilancio 2022-2024 verrà votato in consiglio: si nota un'esplosione del sociale, con 680mila euro per l'inserimento di minori in comunità
Sei mesi di ritardo sull’inizio dell’anno: anche se i bilanci previsionali pubblici arrivano sempre ad anno in corso, ciò che accade a Samarate è una bella anomalia: la causa è da ravvisarsi alle tensioni interne alla maggioranza a trazione leghista, che dallo scorso autunno sembra vivere un lungo periodo di crisi.
A presentare il bilancio di previsione 2022-2024 è stato il consigliere delegato, Leonardo Tarantino, nella commissione dello scorso lunedì 6 giugno, confermando velatamente che il ritardo ha una ragione politica, dicendo che «il documento ha avuto un allungamento nella fase finale per motivi politici per la valutazione dell’aumento dell’addizionale».
«Il bilancio vede un aumento del 7% per le entrate e un 7,49% di maggiori spese: il bilancio 2022 incassa di più ma spende ancora di più, ma non c’è stato un errore di valutazione del 2021. La scelta di assumere e l’aumento della spesa sociale portano su le spese».
Le entrate in conto capitale ammontano a 260mila euro, «che vanno a finanziare la parte correnti». Di questi, 90mila utilizziamo per finanziare la manutenzione ordinaria dell’illuminazione pubblica, 20mila per il verde pubblico (che è stato finanziato con la parte corrente), lasciando spazio alle manutenzioni ordinarie, circa 150mila euro invece dei soliti 90mila degli anni passati.
La spesa maggiore del bilancio di previsione è di 378 e 717mila rispetto alle entrate, «coperte dalla copia delle alienazioni anticipate dei mutui, che sono solo mila euro: è stata una scelta politica. E con l’applicazione di avanzo di 118mila euro, la grandissima parte è il fondo Covid che, a seguito del consuntivo, non essendo stato speso completamente, applichiamo nel bilancio 2022 sulla spesa per minori in comunità e che ci aiuta alla quadratura del bilancio».
Tarantino ha, in seguito, ricordato l’aumento dell’Irpef (si tratta di un gettito di 360mila euro all’anno, che tradotto per i cittadini oscilla dai 20 ai 70 euro in più all’anno in base al reddito),«che servirà a far fronte a maggiori spese come nido e personale», e della Tari per le utenze domestiche (del 5%).
Le spese del personale e dell’asilo
Sul nido comunale il “Nidondolo”, che verrà esternalizzato, si prevede di passare «al più presto dagli attuali 30 utenti alla piena capienza di 42 – ha spiegato Tarantino – con oltre 100mila euro, nel 2023, di maggiori spese». La spesa nel 2022 è, infatti, di circa 300mila euro per 30 utenti; la previsione per la primavera del 2023, con il ritorno a pieno regime è di più di 400mila euro. «Il dato della spesa è legato a quella del personale. Paragonarla agli anni passati è di difficile ricostruzione, perché, negli anni passati a fronte della maggior presenza di educatori, assunti su diversi servizi, era permessa una rotazione del personale a seguito di assenze, quindi la spesa del personale che incideva sul nido era imputata ad altri servizi».
Nel 2022 il Comune tornerà ad assumere 12 persone, per pore rimedio al tema della carenza di impiegati negli uffici che nell’ultimo anno ha messo in ginocchio l’amministrazione: «Assumeremo il più possibile per far tornare gli uffici alla piena attività, ma comunque generando una spesa di personale che ci permetta di rimanere nel parametro di comune virtuoso, altrimenti ci bloccheremmo di nuovo». Si parla di 12 nuovi dipendenti, sommati a una sostituzione nel 2022 di una persona che va in pensione (quindi 13 in totale), «ma sarà possibile sostituire coloro che in futuro andranno in pensione perché siamo tornati nel parametro dei virtuosi», ha precisato.
L’esplosione della spesa del sociale
Un capitolo ricco di spesa è sicuramente quello inerente al sociale: si parla di 680mila euro, con un incremento di 130mila rispetto allo scorso anno, per l’inserimento di minori e madri in comunità, 1 milione e 400mila euro per il sostegno ai ragazzi con disabilità nelle scuole e nelle strutture diurne (nel 2021 gli stanziamenti erano di 900mila euro), e l’aumento di 10mila euro per l’assistenza domiciliare.
«Sono fortemente preoccupato dall’esplosione della spesa del sociale», ha commentato il consigliere di opposizione Tiziano Zocchi (Progetto democratico), «quindi mi perché sia stata diminuito il sostegno alle famiglie affidatarie: sono solo 3mila euro, ma è qualcosa di importante su questo capitolo», ha continuato chiedendo un incremento e una sensibilizzazione verso la scelta degli affidi.
Dello stesso parere anche Giovanni Borsani (Samarate città viva): «É un capitolo da aumentare e per incentivare le famiglie a dare una mano in tanti casi, magari evitando di mandare i ragazzi in comunità è un vedere a lungo termine una soluzione diversa dalla comunità».
Il piano Opere pubbliche
Quanto al Piano opere pubbliche, Tarantino ha elencato le opere sopra i 100mila euro: l’ampliamento del cimitero di San Macario e del parcheggio, degli interventi di rigenerazione urbana legati al Pnrr tutti anticipati al 2022, la demolizione di ponti per 1milione 420mila euro («Si tratta di fondi nazionali per la messa in sicurezza idrogeologica, per avere delle speranze di essere finanziati»), 370mila euro per la manutenzione delle strade (di cui 200mila euro dell’anno scorso che non sono stati stanziati «a causa della carenza di personale dell’ufficio tecnico»).
Tra le spese più alte sono previsti 970mila euro per la Villa Montevecchio («Legato al bando del Pnrr cui abbiamo partecipato per i parchi storici, che porterebbe degli interventi straordinari sul parco»), 500mila euro per la pista ciclabile di via Milano (è stata fatta la richiesta di finanziamento al bando di rigenerazione urbana), la nuova palazzina degli uffici Casa Mauri, «che non è stata finanziata dal bando di rigenerazione urbana regionale e che riproponiamo avendo individuato una copertura».
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