Metamorfosi urbana a Varese: a Sant’Ambrogio il mistero della statua dell’arcangelo
La 65esima puntata della rubrica di Fausto Bonoldi
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Ogni lunedì, con una passeggiata virtuale, la rubrica “Metamorfosi urbana” vi racconta le trasformazioni che ha subito Varese negli ultimi cento anni, da quando cioè è diventata capoluogo di provincia. A firmarla è Fausto Bonoldi, storica firma del giornalismo varesino che su questo argomento, che tratta da anni nel gruppo Facebook La Varese Nascosta, ha scritto anche un libro edito da Macchione, dal titolo “Cara Varese come sei cambiata“
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Metamorfosi urbana, sessantacinquesima puntata: a Sant’Ambrogio il mistero della statua dell’arcangelo
Per alcuni secoli fu la seconda chiesa di Sant’Ambrogio Olona ma fu demolita dopo la costruzione della nuova parrocchiale (1885): l’antico oratorio di San Michele, di ridotte dimensioni e semplici forme, con la facciata a capanna, sorgeva all’angolo tra la via Robarello e la via per Bregazzana.
Scrisse Leopoldo Giampaolo, storico e direttore della Biblioteca Civica, che San Michele, di cui ci ha lasciato un disegno, era nel cuore della comunità cristiana locale, che il 29 settembre di ogni anno vi si recava per celebrare l’arcangelo guerriero con liturgie, offerte e luminarie. Caduta nel degrado e ormai pericolante, la chiesa di Robarello fu demolita nel 1908. Una statua raffigurante il santo venerato dai Longobardi sarebbe stata trasferita nella chiesa parrocchiale dove chi scrive non ne ha trovato traccia. Una rappresentazione scolpita nella pietra dell’arcangelo guerriero che leva la spada contro il drago che raffigura il Maligno la si trova però proprio nei pressi della chiesa santambrogina.
La statua campeggia sulla parete della pregevole villa che s’affaccia sulla via Gabriele Rossetti, sopra una lapide in cui si legge solo la scritta “Libertas”. A differenza della chiesa di San Michele è stata conservata la palazzina sulla sinistra, che un tempo ospitava il rinomato Antico Albergo Ristorante Robarello.
L’edificio, ristrutturato con gusto, è oggi un elegante condominio. Nelle vicinanze, sul lato opposto della strada, sorge Casa Zanzi, costruita nella prima metà dell’Ottocento e rimasta a lungo, con l’edificio dell’antico albergo ristorante Robarello, una delle due sole costruzioni della frazione di Sant’Ambrogio Olona. La casa fu restaurata e rialzata di un piano negli Anni Venti del Novecento.
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