Varese e la sfida ai colossi Shanghai e Amsterdam per i mondiali 2025
I Mondiali giovanili di fine luglio alla Schiranna banco di prova decisivo in vista dell'assegnazione iridata. Per battere le due metropoli la Città Giardino schiera la sua esperienza remiera
Una contendente ha 4,8 milioni di abitanti e un budget stimato di diversi milioni di dollari (20?). L’altra è al centro di un’area con oltre 2 milioni di anime, è una delle principali città europee e per aggiudicarsi l’evento ha stanziati – dicono i beninformati – almeno 5 milioni di euro. La terza, stretta tra il suo lago (fondamentale nella circostanza) e le sue montagne, conta 80mila residenti e disporrà di una cifra decisamente inferiore ma è intenzionata a riproporre, in chiave remiera, la sfida biblica di Davide contro (due) Golia.
Nell’ordine parliamo di Shangai, in Cina, di Amsterdam e di Varese ovvero le tre città che hanno messo sul piatto la candidatura per ospitare i Campionati del Mondo di canottaggio 2025. L’unica manifestazione internazionale di questo sport – Olimpiadi escluse ma lì il discorso è ben più vasto – che ancora manca alla Città Giardino, la quale si è mossa nel gennaio scorso per annunciare le sue intenzioni.
Varese e la sua provincia, forti anche di esempi “interni” (come dimenticare la Ignis che batteva Madrid, Milano o Mosca nel basket? O la MV Agusta dominatrice nel mondo delle motociclette?), porterà avanti la propria proposta per la rassegna iridata nonostante due rivali particolarmente dotate e ingombranti. Anche perché le altre città non potranno mettere sul piatto le peculiarità varesine nell’ambito del canottaggio: Shangai ha un bacino nuovo e mai rodato in grandi eventi internazionali (ha perso per pandemia i Mondiali 2020 e per questo rivuole la rassegna) mentre Amsterdam ha una organizzazione valida ma un campo di regata non troppo comodo dal punto di vista logistico e meteorologico (leggi: vento e freddo).
Anche per questo motivo i prossimi Mondiali di Varese dedicati alle due maggiori categorie giovanili (Under 23 e Under 19) in programma a fine luglio saranno particolarmente importanti. La Schiranna e il comitato Varese Rowing hanno già dimostrato a più riprese di saper allestire appuntamenti di tale portata e la rassegna giovanile andrà in scena a un paio di mesi dalla decisione che sarà presa in seno alla Federazione Internazionale riguardo al 2025. Mostrare a tutti, ancora una volta, le qualità della Varese del remo potrebbe essere una mossa decisiva.
L’anno prossimo, tra l’altro, la Città Giardino ospiterà di nuovo una tappa di Coppa del Mondo (sulle tre previste in stagione) dopo quelle del 2015, 2016 e 2020 concludendo così quel ciclo triennale iniziato lo scorso anno con gli Europei assoluti, marchiati a fuoco dall’oro della enfant du pays Federica Cesarini, che poi replicò (sempre con Valentina Rodini) alle Olimpiadi di Tokyo. Dal ’24 al ’26 la Varese Rowing si proporrà di nuovo come sede del grande remo globale e ha messo nel mirino il Mondiale 2025 come perla più pregiata della propria collana. La concorrenza è enorme, ma la sfida è lanciata.
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