Vigilia dell’esame di maturità: tutte insediate le commissioni nonostante molte rinunce e defezioni
Su 175 commissioni quasi la metà dei presidenti è stato convocato d'ufficio. Nell'ultimo weekend circa 30 hanno dato forfait. Reclutati anche docenti dell'Università dell'Insubria
![maturità 2018](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2018/06/maturita-2018-680909.610x431.jpg)
Centosettantacinque commissioni, 85 presidenti mancanti, 4 docenti dell’Insubria nominati, una trentina di defezioni. Sono questi i numeri della maturità nel giorno dell’insediamento delle commissioni. Ieri mattina si è compiuto il primo atto ufficiale dell’Esame di Stato che torna a essere in presenza e a prevedere tre prove, di cui due scritte.
Già alla prima nomina dei presidenti di commissione, unici membri esterni di una squadra formata da tutti i docenti interni degli studenti, ne mancava circa la metà. Si è proceduto, quindi, alle convocazioni d’ufficio ma, soprattutto nel weekend scorso, una trentina di nominati si è detto non disponibile: « Purtroppo stiamo registrando anche alcuni casi di Covid tra docenti, presidenti e anche tra gli studenti – spiega il direttore dell’ufficio scolastico di Varese Giuseppe Carcano – Chi non potrà essere presente tra i maturandi, perchè positivo, potrà sostenere l’esame nella sessione di luglio. Ce ne sarà una anche a settembre».
Per recuperare i presidenti, l’ufficio scolastico ha utilizzando anche un’indicazione prevista dalla normativa che consente di chiedere ai docenti universitari: «Abbiamo fatto domanda all’Insubria e ci saranno così 4 universitari a presiedere le commissioni».
Tra due giorni, dunque, ci sarà la prima prova. L’appuntamento è per le 8.30 con il tema di italiano . Sono 7613 i maturandi del Varesotto: i candidati interni sono 6.614 mentre quelli esterni 110; a questi si aggiungono i 757 studenti delle scuole paritarie oltre ai 132 studenti esterni.
Sui siti specializzati impazza già il toto titolo per la prova di italiano: circolano nomi di scrittori o poeti ma dal Ministero è arrivata una frase bene augurante: “Si terrà conto della disparità oggettiva di preparazione, del fatto che i ragazzi sono più ansiosi per aver fatto meno pratica di scrittura. Posso solo dire che ci saranno tematiche che sono nelle loro corde, non abbiano paura”.
Per ora c’è una certezza: non sarà obbligatoria la mascherina. È solo consigliata se non sarà possibile garantire il distanziamento mentre le scuole dovranno comunque garantire percorsi separati per l’ingresso e l’uscita.
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